Bremer e quella frase sulla Juve: perché è intoccabile per Thiago Motta

Il top player della difesa bianconera ha parlato dal ritiro della nazionale brasiliana: i dati dell’ultimo anno confermano la sua continuità ad altissimo livello

TORINO - Thiago Motta fa della difesa il punto di forza delle sue squadre: non a caso il Bologna ha chiuso la stagione con la terza miglior retroguardia del campionato, dietro soltanto all’Inter campione d’Italia e, per una rete (32 contro 31) alla Juve. Proprio per queste ragioni, il tecnico italo-brasiliano ha chiesto a Cristiano Giuntoli di blindare Gleison Bremer, una garanzia sul quale ripartire per costruire il nuovo muro difensivo bianconero.

Bremer, i numeri di un top player

A 27 anni l’ex granata, arrivato alla Juventus nell’estate 2022 per sostituire De Ligt, è nel pieno della maturità e dai dati dell’ultima annata conferma la continuità ad altissimi livelli, da vero top player, che sa usare testa e piedi, che ha visione di gioco, che va in gol con la stessa naturalezza con cui anticipa un avversario. Il fisico possente lo aiuta, ma a ciò unisce anche un buon senso della posizione che gli consente di non farsi mai trovare impreparato. In particolare il brasiliano eccelle nei duelli: è secondo, nel confronto con i difensori di Serie A con almeno 20 partite, nelle sfide aeree (dati Wyscout) e nella percentuale di successo nei duelli difensivi (74,32%). Bremer compare ai primi posti anche per i tiri intercettati (28), per le palle intercettate (192), per duelli difensivi totali (269), per passaggi totali (1798) e per duelli aerei nella propria area (46). Non è dunque un caso che Bremer, stakanovista bianconero con 40 presenze e 3594 minuti in campo, sia stato inserito nella formazione ideale della Serie A 2023-24, compilata in base ai dati statistici di Opta: pilastro della difesa, schierato a destra nel terzetto accanto a quel Riccardo Calafiori che Thiago Motta ha plasmato a Bologna e che vedrebbe molto bene a Torino per affiancarlo appunto a Bremer.

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Bremer, tra Brasile e gol

Il brasiliano, convocato dal ct Dorival Junior per la Copa America, sfrutta appieno la caratteristica di segnare soltanto di testa, utilizzando appunto la sua capacità di elevazione e la sua abilità nei duelli. A partire dal suo primo gol in Serie A, nel 2019-20 in Genoa-Torino, Bremer è il difensore che ha segnato più reti di testa nei cinque maggiori campionati europei: sono 13 (compresi gli ultimi sette di fila), almeno due più di qualsiasi altro pari ruolo nello stesso periodo. E proprio dal ritiro della Nazionale Bremer ha parlato di Juventus. "Sto costruendo una grande storia nel calcio con la maglia bianconera. Sono arrivato in Nazionale nel 2022, al Mondiale, e spero di continuare a fare bene non solo nella Juventus ma anche qui con il Brasile, dove stiamo creando un nuovo ciclo".

La tentazione Manchester United e gli altri due "intoccabili"

La Juventus deve fare uno sforzo importante per trattenere il difensore brasiliano, ma vuole accontentare Thiago Motta. Il Manchester United aveva fatto un sondaggio negli ultimi giorni di gennaio sul brasiliano e avrebbe potuto tornare a farsi vivo, garantendo a Bremer un lauto ingaggio, superiore ai 5 milioni, più uno di bonus, che gli paga la Juventus, rimasto invariato dopo il rinnovo, a dicembre, fino al 2028. Oltre a Bremer, gli altri punti fermi della rosa bianconera secondo Thiago Motta sono Dusan Vlahovic, che ha un contratto in scadenza nel 2026, e Adrien Rabiot, il cui legame con la Juve finisce tra 24 giorni e per il quale Giuntoli sta accelerando nel trovare un accordo con l’agente, mamma Veronique.

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TORINO - Thiago Motta fa della difesa il punto di forza delle sue squadre: non a caso il Bologna ha chiuso la stagione con la terza miglior retroguardia del campionato, dietro soltanto all’Inter campione d’Italia e, per una rete (32 contro 31) alla Juve. Proprio per queste ragioni, il tecnico italo-brasiliano ha chiesto a Cristiano Giuntoli di blindare Gleison Bremer, una garanzia sul quale ripartire per costruire il nuovo muro difensivo bianconero.

Bremer, i numeri di un top player

A 27 anni l’ex granata, arrivato alla Juventus nell’estate 2022 per sostituire De Ligt, è nel pieno della maturità e dai dati dell’ultima annata conferma la continuità ad altissimi livelli, da vero top player, che sa usare testa e piedi, che ha visione di gioco, che va in gol con la stessa naturalezza con cui anticipa un avversario. Il fisico possente lo aiuta, ma a ciò unisce anche un buon senso della posizione che gli consente di non farsi mai trovare impreparato. In particolare il brasiliano eccelle nei duelli: è secondo, nel confronto con i difensori di Serie A con almeno 20 partite, nelle sfide aeree (dati Wyscout) e nella percentuale di successo nei duelli difensivi (74,32%). Bremer compare ai primi posti anche per i tiri intercettati (28), per le palle intercettate (192), per duelli difensivi totali (269), per passaggi totali (1798) e per duelli aerei nella propria area (46). Non è dunque un caso che Bremer, stakanovista bianconero con 40 presenze e 3594 minuti in campo, sia stato inserito nella formazione ideale della Serie A 2023-24, compilata in base ai dati statistici di Opta: pilastro della difesa, schierato a destra nel terzetto accanto a quel Riccardo Calafiori che Thiago Motta ha plasmato a Bologna e che vedrebbe molto bene a Torino per affiancarlo appunto a Bremer.

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