Calafiori, le tre contropartite Juve. Ma il Bologna vuole quel quarto nome…

Il difensore rossoblù è ormai diventato una priorità assoluta di mercato per la prossima squadra di Thiago Motta

Un poker di fanti per arrivare all’asso. La partita tra Bologna e Juventus non si è conclusa lunedì scorso, al triplice fischio del pirotecnico 3-3 del Dall’Ara. Anzi: lì, per certi versi, è iniziata. La sfida in questione, infatti, è quella per l’asso Riccardo Calafiori, assoluta priorità di mercato per i bianconeri e solida colonna da cui ripartire nelle intenzioni rossoblù. Giovanni Sartori sta tentando l’arrocco, pur consapevole della volontà del ragazzo di seguire Thiago Motta a Torino, mentre Cristiano Giuntoli sta pazientemente tessendo la sua tela, pur con il desiderio di definire l’affare prima della cerimonia d’apertura di Euro 2024.

La richiesta del Bologna

L’intelaiatura dell’operazione, in realtà, è già stata definita con una certa precisione. Ovvio: se la Juventus valuta il 22enne romano complessivamente 25 milioni circa, il Bologna replica con una richiesta che raggiunge quota 30, per di più in forza della doppietta recapitata dal terzino trasformato in centrale proprio ai bianconeri. Distanze che rientrano nel gioco delle parti, in ogni caso. Così come è già stata registrata un’apertura da parte degli emiliani all’inserimento di una contropartita tecnica nell’affare per contenere l’esborso dalle casse della Continassa.

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Calafiori, tutti i nomi sul piatto

E qui, appunto, veniamo ai fanti. Perché il gioco delle parti, sempre, prevede la proposta di un nome da una parte e la richiesta di un altro profilo dall’altra. Più nello specifico, in particolare, la Juventus ha messo sul piatto della trattativa tre nomi, ognuno naturalmente associato a un diverso valore da andare a scalare alla valutazione complessiva di Calafiori: si tratta di Fabio Miretti, forte di 75 presenze già sommate in prima squadra a dispetto dei soli vent’anni sulla carta d’identità, del suo coetaneo Facundo Gonzalez, roccioso centrale uruguaiano nell’ultima stagione in prestito con profitto alla Sampdoria di Pirlo, e di Hans Nicolussi Caviglia, in evidenza quest’anno per le prestazioni offerte contro l’Inter in campionato o con l’Atalanta nella finale di Coppa Italia.

Nomi che hanno catturato l’interesse del Bologna e profili che potrebbero vedere di buon grado un passaggio all’ombra del San Luca, nell’anno in cui avrebbero l’opportunità di vivere la Champions League da protagonisti. Anche se è un altro il volto messo nel mirino da Sartori: l’identikit, infatti, risponde a quello di Tommaso Barbieri, classe 2002, terzino che l’anno passato aveva esordito con Allegri e che in questa stagione ha brillato in prestito al Pisa in Serie B. Ma la Juventus, in vista di un passaggio a una retroguardia a quattro, ha necessità di irrobustire il reparto degli esterni bassi. E il ragazzo pare intrigare particolarmente Thiago Motta, desideroso di metterlo alla prova quantomeno nel corso del ritiro estivo. La trattativa, insomma, si sta sviluppando intorno ai fanti, su cui ancora non c’è accordo. Anche perché l’asso ha preso la sua decisione e l’ha già comunicata al club d’appartenenza.

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Un poker di fanti per arrivare all’asso. La partita tra Bologna e Juventus non si è conclusa lunedì scorso, al triplice fischio del pirotecnico 3-3 del Dall’Ara. Anzi: lì, per certi versi, è iniziata. La sfida in questione, infatti, è quella per l’asso Riccardo Calafiori, assoluta priorità di mercato per i bianconeri e solida colonna da cui ripartire nelle intenzioni rossoblù. Giovanni Sartori sta tentando l’arrocco, pur consapevole della volontà del ragazzo di seguire Thiago Motta a Torino, mentre Cristiano Giuntoli sta pazientemente tessendo la sua tela, pur con il desiderio di definire l’affare prima della cerimonia d’apertura di Euro 2024.

La richiesta del Bologna

L’intelaiatura dell’operazione, in realtà, è già stata definita con una certa precisione. Ovvio: se la Juventus valuta il 22enne romano complessivamente 25 milioni circa, il Bologna replica con una richiesta che raggiunge quota 30, per di più in forza della doppietta recapitata dal terzino trasformato in centrale proprio ai bianconeri. Distanze che rientrano nel gioco delle parti, in ogni caso. Così come è già stata registrata un’apertura da parte degli emiliani all’inserimento di una contropartita tecnica nell’affare per contenere l’esborso dalle casse della Continassa.

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