"Motta, Soulé è il tuo Orsolini. Zirkzee perfetto con Vlahovic, e Chiesa..."

Una vita nella Juve e certezze con competenza bianconera: "Giusto cambiare, soprattutto per le prestazioni. Calafiori? Per me è il futuro dell'Italia"

«La Juve con Calafiori farebbe un grandissimo colpo. È il miglior difensore giovane in circolazione nel campionato italiano e ha tutto per imporsi anche in bianconero. Ne sono convinto. Riccardo ha qualità e fisicità: gioca con grande personalità e ha un piede educato da centrocampista. Difficile trovare uno che alla sua età sappia fare così tanti ruoli. So che piace a tanti club, ma se Giuntoli riuscirà a portarlo a Torino avrà fatto un grande acquisto. Calafiori è il futuro della nostra Nazionale. In Europa ci sono pochi difensori così: lo dico con cognizione di causa visto che quest’anno l’ho visto giocare dal vivo in tantissime occasioni al Dall’Ara». Parola di Massimo Bonini, lo scudiero di Michel Platini nella Vecchia Signora, che negli anni Ottanta vinse praticamente tutto in Italia e nel mondo.

La Juve ripartirà da Thiago Motta: può fare grandi cose anche in un top club come la Vecchia Signora? «Dico di sì. Thiago ha dimostrato grande personalità: sa far giocare bene la squadra e valorizzare al meglio i calciatori a sua disposizione. Vero che a Torino ci sono pressioni diverse da Bologna, ma dimostrerà di essere all’altezza. Motta è un allenatore molto equilibrato con idee chiare di gioco. La cosa che più mi ha colpito è come sa mettere i giocatori in condizione di rendere al massimo. Nel suo Bologna chiunque entrava in campo, anche i panchinari, sapeva sempre cosa fare e rendeva al massimo. Questo succede quando i calciatori ti seguono».

Come giudica l’annata della Juve? «È stata una buona stagione col ritorno in Champions e la vittoria della Coppa Italia. Il cambio di allenatore? Giusto per le prestazioni non all’altezza sul piano del gioco, anche se a livello di risultati Allegri ha fatto quello che doveva fare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bonini su Zirkzee, Vlahovic e Chiesa

In casa Juve ci si interroga sul futuro di Soulè: merita una chance oppure meglio cederlo per fare cassa?
«La società ha lavorato davvero bene col progetto della Next Gen, tirando fuori tanti ragazzi da Juve. L’argentino ha fatto belle cose col Frosinone e meriterebbe una chance in bianconero. Per caratteristiche con Motta può fare l’Orsolini del Bologna».

Veniamo a Zirkzee: lui e Vlahovic possono coesistere?
«I calciatori bravi, intelligenti e di qualità non fanno mai fatica a giocare insieme. Zirkzee è fortissimo: sarebbe un grande colpo per la Juve. L’olandese sa attaccare gli spazi e muoversi insieme ai compagni. Zirkzee è una punta che fa giocare bene la squadra, ma non è un centravanti. Perciò con Vlahovic formerebbe un bel tandem».

Dovesse arrivare Zirkzee, il sacrificato sarebbe Chiesa…
«Federico ha qualità indiscutibili, però non mi sembra tanto adatto per giocare come seconda punta. Se gioca esterno può tagliare dentro il campo e fare grandi cose, altrimenti diventa un giocatore normale. Chiesa vuole la palla sul piede per puntare nell’uno contro uno gli avversari. Quindi la questione riguarda come vuol giocare la Juve: in base a quello si determina il valore e l’importanza di Chiesa».

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«La Juve con Calafiori farebbe un grandissimo colpo. È il miglior difensore giovane in circolazione nel campionato italiano e ha tutto per imporsi anche in bianconero. Ne sono convinto. Riccardo ha qualità e fisicità: gioca con grande personalità e ha un piede educato da centrocampista. Difficile trovare uno che alla sua età sappia fare così tanti ruoli. So che piace a tanti club, ma se Giuntoli riuscirà a portarlo a Torino avrà fatto un grande acquisto. Calafiori è il futuro della nostra Nazionale. In Europa ci sono pochi difensori così: lo dico con cognizione di causa visto che quest’anno l’ho visto giocare dal vivo in tantissime occasioni al Dall’Ara». Parola di Massimo Bonini, lo scudiero di Michel Platini nella Vecchia Signora, che negli anni Ottanta vinse praticamente tutto in Italia e nel mondo.

La Juve ripartirà da Thiago Motta: può fare grandi cose anche in un top club come la Vecchia Signora? «Dico di sì. Thiago ha dimostrato grande personalità: sa far giocare bene la squadra e valorizzare al meglio i calciatori a sua disposizione. Vero che a Torino ci sono pressioni diverse da Bologna, ma dimostrerà di essere all’altezza. Motta è un allenatore molto equilibrato con idee chiare di gioco. La cosa che più mi ha colpito è come sa mettere i giocatori in condizione di rendere al massimo. Nel suo Bologna chiunque entrava in campo, anche i panchinari, sapeva sempre cosa fare e rendeva al massimo. Questo succede quando i calciatori ti seguono».

Come giudica l’annata della Juve? «È stata una buona stagione col ritorno in Champions e la vittoria della Coppa Italia. Il cambio di allenatore? Giusto per le prestazioni non all’altezza sul piano del gioco, anche se a livello di risultati Allegri ha fatto quello che doveva fare».

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