La questione terzini sarà nodale nella costruzione della nuova Juventus: il dt Giuntoli lo sa, anche perché negli ultimi anni la squadra è stata costruita pensando al 3-5-2 come struttura tattica prevalente. Mancano dunque degli specialisti del ruolo, considerando che Thiago Motta nella sua carriera da allenatore ha variato qualche sistema di gioco senza però mai prescindere dalla retroguardia a 4.
Juve, il modulo di Motta
Cambierà dunque la filosofia difensiva e servirà rivedere anche gli interpreti. Nella rosa attuale c’è un solo terzino destro da difesa a 4 di ruolo: Danilo, che però negli ultimi anni si è trasformato in centrale destro o sinistro (all’occorrenza) nella difesa a 3. Nel Brasile però è laterale della linea a 4 ed è destinato a ricoprire quel ruolo anche con Motta, pur potendo agire da centrale se necessario. C’è poi Mattia De Sciglio, ma gli infortuni ne hanno limitato tanto le prestazioni e di conseguenza l’affidabilità sul medio-lungo periodo. Federico Gatti non è un terzino da difesa a 4: non ha il passo, pur avendo mostrato nell’avventura a Torino una certa abilità nel proporsi in chiave offensiva.