Mago McKennie ora incanta la Juve: la rivincita, il rinnovo e lo Scudetto

Da esubero a indispensabile: così il centrocampista ha stupito tifosi e società dopo il prestito incolore al Leeds

Da esubero a indispensabile in pochi mesi. Una parabola inaspettata quanto meritata per Weston McKennie, che ha saputo tramutare i fischi in applausi. A suon di grandi prestazioni, diventando un pilastro della squadra di Max Allegri. Tanto da giocare titolare in Serie A le ultime 17 gare. Il segnale di come il tecnico livornese non rinunci mai al centrocampista texano.

McKennie-Pirlo non ci sarà contro il Sassuolo

Sarà costretto a farlo martedì sera allo Stadium contro il Sassuolo soltanto per cause di forza maggiore (squalifica per somma di ammonizioni). Un peccato visto lo stato di forma del Maghetto, come è soprannominato l’ex Schalke per la sua passione nei confronti della saga di Harry Potter. Magie che sta iniziando a riprodurre in campo vedi i 2 assist sontuosi sfornati giovedì in Coppa Italia contro il Frosinone. Una prova da urlo al termine della quale sui social ha fatto il plebiscito di complimenti e meme celebrativi. Alcuni dei quali lo paragonavano addirittura a sua maestà Andrea Pirlo. Il termometro di come la considerazione del popolo bianconero sia radicalmente mutata nei confronti di McKennie, che in estate ha lavorato sodo per riguadagnare la fiducia di Allegri.

McKennie, obiettivi Juve: "Adesso vogliamo raggiungere il piano A"

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Esterno o mezzala, è un McKennie al top

Il semestre al Leeds era stato fallimentare e la retrocessione in Championship aveva fatto sfumare il riscatto che avrebbe garantito nelle casse juventine 34 milioni. L’allenatore livornese, però, ha saputo resettare il passato, accogliendo Weston alla stregua di un nuovo acquisto. E McKennie ha colto al volo l’occasione fin dalla tournée negli States, in cui ha dimostrato determinazione e voglia di recuperare il tempo perduto. Smaltiti 4-5 chiletti di troppo, l’americano ha accettato di sacrificarsi in un ruolo non suo come quello di quinto sulla fascia destra. Da laterale si è preso il posto da titolare prima di tornare nella sua posizione preferita di mezzala. Garantendo sempre un rendimento elevatissimo, che gli è valso la chiamata di Giuntoli e Manna per discutere il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025.

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McKennie, il rinnovo e l'incantesimo tricolore

Si va verso un prolungamento per altri 3 anni. Perché ormai questo McKennie è diventato indispensabile per la Vecchia Signora, che se lo tiene stretto. Ancora a lungo. Il prolungamento, inoltre, permetterà di infondere maggior forza contrattuale in sede di mercato alla dirigenza juventina, qualora in estate dovessero tornare a riecheggiare dalla Bundesliga: il Borussia Dortmund ad esempio lo apprezza molto. Difficile, però, strappare Weston alla Vecchia Signora. Sopratutto ora che il Maghetto si è messo in testa di riuscire a fare un incantesimo a forma di tricolore…

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Da esubero a indispensabile in pochi mesi. Una parabola inaspettata quanto meritata per Weston McKennie, che ha saputo tramutare i fischi in applausi. A suon di grandi prestazioni, diventando un pilastro della squadra di Max Allegri. Tanto da giocare titolare in Serie A le ultime 17 gare. Il segnale di come il tecnico livornese non rinunci mai al centrocampista texano.

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Sarà costretto a farlo martedì sera allo Stadium contro il Sassuolo soltanto per cause di forza maggiore (squalifica per somma di ammonizioni). Un peccato visto lo stato di forma del Maghetto, come è soprannominato l’ex Schalke per la sua passione nei confronti della saga di Harry Potter. Magie che sta iniziando a riprodurre in campo vedi i 2 assist sontuosi sfornati giovedì in Coppa Italia contro il Frosinone. Una prova da urlo al termine della quale sui social ha fatto il plebiscito di complimenti e meme celebrativi. Alcuni dei quali lo paragonavano addirittura a sua maestà Andrea Pirlo. Il termometro di come la considerazione del popolo bianconero sia radicalmente mutata nei confronti di McKennie, che in estate ha lavorato sodo per riguadagnare la fiducia di Allegri.

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