Juve, Gatti è l'uomo dei gol d'oro per Scirea

Decisivo a Monza, decisivo con il Napoli: 2 reti in 2 partite in sette giorni, 6 punti, nuovo sorpasso sull'Inter. Il difensore è il giocatore in più di Allegri, galvanizzato dalla Targa Scirea, ricevuta nella serata del Golden Boy

Decimo risultato utile consecutivo (8 vittorie e 2 pareggi); nuovo sorpasso sull'Inter aspettando la gara dei nerazzurri con l'Udinese; quinto gol di un difensore degli ultimi otto realizzati da una Juve sempre più convinta di essere da scudetto. E, su tutti, si staglia la figura di Federico Gatti, 25 anni, alla terza rete stagionale: la prima al Toro il 7 ottobre; la seconda al Monza l'1 dicembre; la terza al Napoli l'8 dicembre. La seconda e la terza hanno fruttato 6 punti in sette giorni, ribadendo non soltanto l'efficacia dell'ex frusinate sotto la porta avversaria, ma esaltandone il carattere e la forza morale. Ricordate il rocambolesco autogol che Gatti segnò a Reggio Emilia, il 23 settembre, nell'ultima partita sbagliata dai bianconeri? Finì 4-2 per il Sassuolo, su Federico si abbatterono le caustiche critiche e le facili ironie del Social Bar. Naturalmente, subito ci fu chi disse quanto il gigante nato a Rivoli non fosse uno da Juve.

La crescita di Gatti

Gatti ha incassato e ha tenuto duro, confortato da Allegri, il cui sostegno psicologico è risultato determinante. Non è un caso che la presenza contro il Napoli sia stata la tredicesima su quindici giornate di campionato e non è un caso che, dopo Reggio Emilia, il rendimento del Numero 4 sia progressivamente cresciuto, di pari passo con la tenuta difensiva della squadra che per 8 volte su 15 ha chiuso una partita imbattuta. Gatti è l'uomo dei gol d'oro, ma è anche un calciatore che avendo coronato il sogno di giocare nella Juve e in Nazionale, se lo sta godendo nel modo migliore. Lunedì corso, a Torino, nella serata del Golden Boy Bellingham, Gatti ha ricevuto la Targa Scirea per meriti sportivi. Quando gliel'ha consegnata Riccardo, il figlio di Gaetano, Federico ha confessato la sua emozione: "Essere accostato a una bandiera, a un personaggio come Scirea che ha vinto tutto ciò che c'era da vincere ed è stato un esempio di stile e di classe, è un onore grande. Spero di esserne degno. La Juve mi ha letteralmente stravolto la vita, ha creduto in me permettendomi di vivere un'esperienza straordinaria. Mi auguro di ripagarla". L'ha fatto un'altra volta.

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