La Juventus esce dalla Borsa? Ecco cosa è stato detto in assemblea

Il presidente Ferrero ha risposto a un azionista sull'ipotesi. Cosa potrebbe succedere

TORINO - «Delisting? Alla società non risulta che la controllante abbia iniziato operazioni in proposito». Gianluca Ferrero, il presidente della Juventus, ha risposto così a un piccolo azionista che gli chiedeva se per la società bianconera era in vista un'uscita dalla Borsa, di cui si parla molto da diversi mesi. Ferrero l'ha esclusa? Solo in parte. Ha detto che ai dirigenti juventini non risulta che Exor, quindi John Elkann, abbia in programma l'uscita dalla Borsa.

Uscire dalla Borsa: gli effetti

Ma cosa vorrebbe dire per la Juventus uscire dalla Borsa? Sintetizzando al massimo il concetto: meno vincoli nella compilazione del bilancio e meno regole da rispettare nella contabilità. Molti dei problemi che hanno afflitto la società, in sede di giustizia sportiva e ordinaria, originano proprio dal fatto che la Juventus è una società quotata e quindi legata da regolamenti molto più rigidi rispetto a un club non quotato.

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Cos'è il delisting

Ma in cosa consiste il delisting? Exor, l'azionista di maggioranza, dovrebbe lanciare un'offerta pubblica di acquisto a un determinato prezzo, solitamente leggermente superiore alla quotazione di quel momento, acquisendo tutte le azioni sul mercato e poi uscire dalla Borsa (come ha recentemente fatto la Roma di Dan Friedkin). Un'operazione che costerebbe qualcosa intorno ai 250 milioni di euro.

Totale controllo a Exor e ipotesi cessione

E a quel punto? Exor, quindi la famiglia Agnelli avrebbe il totale controllo del club e, per esempio, sarebbe anche più facile la cessione. Ipotesi, questa, che è stata seccamente smentita (e dimostrata con i fatti, vedi l'aumento di capitale) da parte di John Elkann.

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TORINO - «Delisting? Alla società non risulta che la controllante abbia iniziato operazioni in proposito». Gianluca Ferrero, il presidente della Juventus, ha risposto così a un piccolo azionista che gli chiedeva se per la società bianconera era in vista un'uscita dalla Borsa, di cui si parla molto da diversi mesi. Ferrero l'ha esclusa? Solo in parte. Ha detto che ai dirigenti juventini non risulta che Exor, quindi John Elkann, abbia in programma l'uscita dalla Borsa.

Uscire dalla Borsa: gli effetti

Ma cosa vorrebbe dire per la Juventus uscire dalla Borsa? Sintetizzando al massimo il concetto: meno vincoli nella compilazione del bilancio e meno regole da rispettare nella contabilità. Molti dei problemi che hanno afflitto la società, in sede di giustizia sportiva e ordinaria, originano proprio dal fatto che la Juventus è una società quotata e quindi legata da regolamenti molto più rigidi rispetto a un club non quotato.

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