Rabiot: "Con Allegri grande feeling, studio i miei avversari a centrocampo"

Le parole del centrocampista della Juventus, intervistato da Matri a Dazn Heroes: "Per lo scudetto vedremo cosa succederà"

Adrien Rabiot è stato intervistato da Alessandro Matri per Dazn Heroes. Il centrocampista francese della Juventus si è espresso su diversi argomenti. "Avevo incontrato Allegri la stagione prima di arrivare alla Juve ed è lui che mi ha voluto qui, ma quando ho firmato, lui è andato via. Quando ci siamo ritrovati c’è stato fin da subito feeling. Venivo da sei mesi senza giocare, avevo ricevuto delle critiche e dovevo ancora adattarmi, ma sono cresciuto molto. Conosco la mentalità del mister, so cosa vuole da noi e il suo approccio vincente che condivido. Abbiamo parlato tanto durane la stagione e mi manda spesso anche dei messaggi... E lo fa pure quando sono in vacanza! Quando il mister negli ultimi minuti si arrabbia non possiamo non vederlo dal campo, ma anche questo aspetto di Allegri è positivo: vive le partite appieno e vuole rimanere in partita fino alla fine. Sono contento di portare la fascia di capitano soprattutto pensando alla storia di questo club. Il rinnovo? Ne parleremo più avanti" ha dichiarato Rabiot su Allegri

Poi, sulla lotta scudetto: "Per lo scudetto vedremo cosa succederà: Allegri ha la mentalità vincente e la applica in ogni partita e ogni giorno ed è questo a renderlo un grande allenatore. Dopo una partita guardo sempre la mia prestazione per vedere i miei errori ma guardo pure le gare delle altre squadre per vedere come giocano, soprattutto a centrocampo e chi saranno i miei avversari".

Le parole di Rabiot

Sul suo idolo e sul sogno Champions: "Il mio idolo è Steven Gerrard, un giocatore box to box in grado di fare un gol calciando da trenta metri e poi andare in scivolata per difendere la sua porta. Ai tempi era un giocatore già moderno. Il sogno? Scelgo la Champions perché credo sia la competizione più difficile da vincere". Su Thiago Motta, suo compagno ai tempi del Psg: "Al Psg tutti erano bravi con me, ma avevo un rapporto particolare con Thiago Motta con cui giocavo a centrocampo. Già da allora immaginavo potesse diventare un allenatore perché aveva visione e parlava spesso di tattica. Lo sento ancora, ci salutiamo quando capita di incontrarci e ci sentiamo anche tramite messaggi".

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L'etichetta da 'ribelle'

Rabiot ha poi spiegato: "Io ribelle? Un parere dei giornalisti, soprattutto in Francia. Ho fatto anche io qualche errore, ma quando ero giovane ed è normale. Hanno iniziato a descrivermi come una persona ribelle ma non lo sono mai stato. Anche se ormai porto questa etichetta. Io sono un ragazzo bravo, affidabile, dentro e fuori dal campo".

Su Locatelli

Su Locatelli: “Locatelli e l'inizio difficile alla Juve? Passare dal Sassuolo alla Juve è difficile. La gente si aspetta che giochi sempre bene ma non è facile. Ho capito subito però la personalità di Locatelli. E’ un bravo giocatore ed è normale avere qualche difficoltà all’inizio di una nuova avventura". Infine, sulla stagione senza coppe europee: "Una sola competizione? Io sono abituato a giocare ogni tre giorni. Ora, che abbiamo una settimana di tempo per preparare una partita, stacchi qualche giorno e forse è più difficile poi ritrovare la concentrazione. Quando giochi ogni tre giorni, non ha il tempo di staccare la spina…". 

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Adrien Rabiot è stato intervistato da Alessandro Matri per Dazn Heroes. Il centrocampista francese della Juventus si è espresso su diversi argomenti. "Avevo incontrato Allegri la stagione prima di arrivare alla Juve ed è lui che mi ha voluto qui, ma quando ho firmato, lui è andato via. Quando ci siamo ritrovati c’è stato fin da subito feeling. Venivo da sei mesi senza giocare, avevo ricevuto delle critiche e dovevo ancora adattarmi, ma sono cresciuto molto. Conosco la mentalità del mister, so cosa vuole da noi e il suo approccio vincente che condivido. Abbiamo parlato tanto durane la stagione e mi manda spesso anche dei messaggi... E lo fa pure quando sono in vacanza! Quando il mister negli ultimi minuti si arrabbia non possiamo non vederlo dal campo, ma anche questo aspetto di Allegri è positivo: vive le partite appieno e vuole rimanere in partita fino alla fine. Sono contento di portare la fascia di capitano soprattutto pensando alla storia di questo club. Il rinnovo? Ne parleremo più avanti" ha dichiarato Rabiot su Allegri

Poi, sulla lotta scudetto: "Per lo scudetto vedremo cosa succederà: Allegri ha la mentalità vincente e la applica in ogni partita e ogni giorno ed è questo a renderlo un grande allenatore. Dopo una partita guardo sempre la mia prestazione per vedere i miei errori ma guardo pure le gare delle altre squadre per vedere come giocano, soprattutto a centrocampo e chi saranno i miei avversari".

Le parole di Rabiot

Sul suo idolo e sul sogno Champions: "Il mio idolo è Steven Gerrard, un giocatore box to box in grado di fare un gol calciando da trenta metri e poi andare in scivolata per difendere la sua porta. Ai tempi era un giocatore già moderno. Il sogno? Scelgo la Champions perché credo sia la competizione più difficile da vincere". Su Thiago Motta, suo compagno ai tempi del Psg: "Al Psg tutti erano bravi con me, ma avevo un rapporto particolare con Thiago Motta con cui giocavo a centrocampo. Già da allora immaginavo potesse diventare un allenatore perché aveva visione e parlava spesso di tattica. Lo sento ancora, ci salutiamo quando capita di incontrarci e ci sentiamo anche tramite messaggi".

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Rabiot: "Con Allegri grande feeling, studio i miei avversari a centrocampo"
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L'etichetta da 'ribelle'