Pagina 2 | Locatelli, tifoso Juve da sempre. E i suoi compagni?

Locatelli ha rinnovato il contratto: sarà juventino fino al 2028. Lui che è juventino da sempre. Le foto di Locatelli da bambino con la maglia di Del Piero sono ormai iconiche e la sua fede calcistica è sempre stata raccontata con orgoglio, anche dai suoi familiari. Ma se Locatelli era juventino, i suoi compagni per che squadra tifavano da piccoli? Andiamo a scoprirlo.

Da Chiesa a Kean: ecco chi tifavano da bambini

Federico Chiesa, da piccolissimo aveva delle simpatie per la Fiorentina, perché il padre Enrico ne era il centravanti, ma non ha mai avuto una vera squadra del cuore, ma ammirava tantissimo il milanista Kakà e lo juventino Del Piero. Federico Gatti, torinese di nascita, viene da una famiglia di sfegatati tifosi granata, ma questo non gli ha impedito di fare gol proprio nel derby (esultando senza problemi). Andrea Cambiaso da piccolo era un grande fan del Genoa, dove ha anche giocato. Mentre Fabio Miretti è uno juventino inossidabile fin dalla tenerissima età, così come Nicolò Fagioli. Moise Kean, invece, da bambino - quando era nelle giovanili del Toro tifava per il Milan, come ha svelato il fratello. Mentre Daniele Rugani era juventino, così come Mattia Perin (sul quale però non ci sono certezze, perché non si è mai sbilanciato). E, infine, terzo portiere della Juventus Pinsoglio è nato e cresciuto bianconero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

E gli stranieri? Beh, Dusan Vlahovic era letteralmente un ultrà del Partìzan Belgrado e il suo debutto in prima squadra avvenne in una settimana, che per Dusan era iniziata in curva con i focosi ultras bianconeri). Rabiot non aveva una squadra del cuore, ma seguiva molto il Liverpool perché lì giocava Steven Gerrard, suo idolo da bambino. Mentre Timothy Weah aveva il cuore diviso fra il Milan dove il padre George era una leggenda e la Juventus, che il padre George tifava.

Allegri e il poster di una stella bianconera

E Allegri? Allegri non aveva una vera squadra del cuore, ma non ha mai nascosto che nella sua camera di diciassettenne, promettente centrocampista del Cuoiopelli di Santa Croce Val D'Arno, c'era un poster di Michel Platini.

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E gli stranieri? Beh, Dusan Vlahovic era letteralmente un ultrà del Partìzan Belgrado e il suo debutto in prima squadra avvenne in una settimana, che per Dusan era iniziata in curva con i focosi ultras bianconeri). Rabiot non aveva una squadra del cuore, ma seguiva molto il Liverpool perché lì giocava Steven Gerrard, suo idolo da bambino. Mentre Timothy Weah aveva il cuore diviso fra il Milan dove il padre George era una leggenda e la Juventus, che il padre George tifava.

Allegri e il poster di una stella bianconera

E Allegri? Allegri non aveva una vera squadra del cuore, ma non ha mai nascosto che nella sua camera di diciassettenne, promettente centrocampista del Cuoiopelli di Santa Croce Val D'Arno, c'era un poster di Michel Platini.

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