Barzagli: "Il segreto dei 9 scudetti e come ho salutato Conte alla festa Juve"

In diretta sul canale Twitch bianconero l'ex difensore si apre: tra passato, futuro e i retroscena del "Together, a Black & White Show"
Barzagli: "Il segreto dei 9 scudetti e come ho salutato Conte alla festa Juve"© Juventus FC via Getty Images

A tutto Andrea Barzagli. L'ex difensore della Juventus, oggi commentatore negli studi televisivi, è stato solo qualche giorno fa protagonista della festa in onore dei 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli. Al Pala Alpitour, oltre a lui, presenti tantissime stelle del passato bianconero. Proprio Barzagli, in una diretta Twitch con il canale ufficiale della Juve, ha raccontato alcuni retroscena del "Together, a Black & White Show", tornando poi sul suo passato bianconero e parlando anche di cosa gli riserva il futuro.

Juve e la festa per gli Agnelli

Così Barzagli sulla festa in onore della famiglia Agnelli: "Sono stato felice di esserci: ci sono stati sfottò, risate e ricordi in un clima festoso. Tante Juventus raccolte in una sola. In occasioni come quella, la cosa più bella è l'affetto da parte dei tifosi. Che boato per Lippi e Del Piero: con tutto il rispetto per Zidane, ma Alex incarna la juventinità. Montero non ha giocato particolarmente bene, ma fisicamente è in forma, più di qualche ragazzo che allena. In campo ha fatto fatica, anche se rimane la voglia di far bene. Platini? In verità non lo conoscevo molto, ma è incredibilmente simpatico. Negli spogliatoi abbiamo parlato tanto con lui. Quando ho visto Conte mi è venuto da chiamarlo mister, poi Antonio. Con lui ho un rapporto come quello che avevamo prima e quindi lo chiamo mister. Mi capita con gli allenatori che ho avuto, così come se vedessi Agnelli lo chiamerei Pres. Ho rivisto Lippi, che è una persona splendida: con lui ho vissuto quel fantastico Mondiale del 2006. È stata una bellissima serata, a ricordare quante vittorie ci sono dietro un club come la Juventus". L'attenzione si sposta poi sui ricordi in bianconero e sul futuro che lo attende...

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Barzagli tra passato Juve e sogni futuri

Così Barzagli sul suo passato in bianconero: "Quando sono arrivato a Torino era difficile ipotizzare un percorso così lungo. In quel frangente pensavo solo a fare bene in una società così importante: poi, col tempo, abbiamo fatto cose straordinarie. Essere leader non è facile, assumi un importante carico di responsabilità, ma è una caratteristica con cui nasci. Il segreto dei 9 scudetti? La difesa! Alla sigla di noi tre difensori si può aggiungere anche Buffon e creare la BBBC: lui è stato fondamentale per i nostri successi. Nulla toglie, ovviamente, all'importanza che ha l'attacco, alla qualità che serve lì. Ma statisticamente il campionato in Italia lo vince chi prende meno gol: la difesa quindi è stato un fattore decisivo, ma comunque non l'unico". Dai ricordi del passato ai sogni del futuro: "A settembre ho presto il patentino col master di allenatore. Credo che avrò un'esperienza sul campo, anche se non so quando: sicuramente farà un tentativo".

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A tutto Andrea Barzagli. L'ex difensore della Juventus, oggi commentatore negli studi televisivi, è stato solo qualche giorno fa protagonista della festa in onore dei 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli. Al Pala Alpitour, oltre a lui, presenti tantissime stelle del passato bianconero. Proprio Barzagli, in una diretta Twitch con il canale ufficiale della Juve, ha raccontato alcuni retroscena del "Together, a Black & White Show", tornando poi sul suo passato bianconero e parlando anche di cosa gli riserva il futuro.

Juve e la festa per gli Agnelli

Così Barzagli sulla festa in onore della famiglia Agnelli: "Sono stato felice di esserci: ci sono stati sfottò, risate e ricordi in un clima festoso. Tante Juventus raccolte in una sola. In occasioni come quella, la cosa più bella è l'affetto da parte dei tifosi. Che boato per Lippi e Del Piero: con tutto il rispetto per Zidane, ma Alex incarna la juventinità. Montero non ha giocato particolarmente bene, ma fisicamente è in forma, più di qualche ragazzo che allena. In campo ha fatto fatica, anche se rimane la voglia di far bene. Platini? In verità non lo conoscevo molto, ma è incredibilmente simpatico. Negli spogliatoi abbiamo parlato tanto con lui. Quando ho visto Conte mi è venuto da chiamarlo mister, poi Antonio. Con lui ho un rapporto come quello che avevamo prima e quindi lo chiamo mister. Mi capita con gli allenatori che ho avuto, così come se vedessi Agnelli lo chiamerei Pres. Ho rivisto Lippi, che è una persona splendida: con lui ho vissuto quel fantastico Mondiale del 2006. È stata una bellissima serata, a ricordare quante vittorie ci sono dietro un club come la Juventus". L'attenzione si sposta poi sui ricordi in bianconero e sul futuro che lo attende...

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