Chiesa-Vlahovic e Milan-Juve: come procede l'operazione recupero

Avviata in Nazionale, verrà proseguita alla Continassa dove lunedì, un giorno prima della ripresa degli allenamenti della squadra, si ripresenterà l'attaccante azzurro

Operazione recupero. Avviata in Nazionale, verrà proseguita alla Continassa dove lunedì, un giorno prima della ripresa degli allenamenti della squadra, si ripresenterà Federico Chiesa, che ha lasciato il ritiro dell’Italia dopo che lo staff tecnico azzurro ha accertato l’impossibilità di averlo a disposizione per la seconda sfida, quella di Wembley, martedì contro l’Inghilterra.

Al big match di campionato in casa del Milan manca invece ancora una settimana, ragione per cui Massimiliano Allegri è un po’ più ottimista, rispetto a Luciano Spalletti, di poter schierare il numero 7 della Juventus in attacco. Una speranza, appunto, non una certezza, anche se l’attaccante ha anticipato il rientro - e intende stringere i denti - pur di non perdersi l’appuntamento di San Siro contro la capolista dopo aver già saltato il derby.

Chiesa-Vlahovic, la situazione in vista del Milan

Tanto più che pure le condizioni fisiche di Dusan Vlahovic sono in miglioramento e la coppia, reduce dalle prime cinque gare di campionato giocate insieme nelle quali hanno segnato entrambi quattro gol, vorrebbe dare spettacolo anche davanti alla squadra di Pioli. Non è la prima volta in stagione che Chiesa lamenta un fastidio muscolare alla coscia: già durante la sosta di settembre l’attaccante aveva sentito dolore all’adduttore mentre calciava in allenamento con l’Italia.

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Chiesa, le chance per il Milan

E anche in quel caso aveva lasciato il gruppo azzurro per continuare le cure a Torino dopo che la risonanza magnetica aveva escluso lesioni muscolari: otto giorni dopo era in campo e aveva partecipato al 3-1 rifilato alla Lazio. Alla Juventus confidano che il canovaccio si ripeta perché pure stavolta gli esami strumentali effettuati sia in bianconero sia in azzurro non hanno accertato qualsiasi tipo di lesione. L’aspetto positivo è lo stop preventivo di Chiesa: nell’allenamento all’antivigilia del derby l’attaccante si è subito fermato dopo che ha sentito “tirare” il muscolo della coscia, consapevole che se avesse continuato a forzare le giocate il problema avrebbe potuto diventare molto più serio.

Adesso tocca allo staff medico della Juventus rimetterlo in sesto, anche se l’ultima decisione verrà presa a ridosso del big match con il Milan e non sarà tenuta in considerazione soltanto la voglia del giocatore di essere presente, ma pure le conseguenze se Chiesa venisse gettato nella mischia non ancora in buone condizioni con il rischio di peggiorare il fastidio e di dover stare fuori per un tempo maggiore. Venerdì Spalletti ha detto che l’attaccante è al 30 per cento: una settimana potrebbe essere sufficiente per raggiungere quell’80 per cento che lo riconsegnerebbe nella lista dei convocati di Allegri.

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Operazione recupero. Avviata in Nazionale, verrà proseguita alla Continassa dove lunedì, un giorno prima della ripresa degli allenamenti della squadra, si ripresenterà Federico Chiesa, che ha lasciato il ritiro dell’Italia dopo che lo staff tecnico azzurro ha accertato l’impossibilità di averlo a disposizione per la seconda sfida, quella di Wembley, martedì contro l’Inghilterra.

Al big match di campionato in casa del Milan manca invece ancora una settimana, ragione per cui Massimiliano Allegri è un po’ più ottimista, rispetto a Luciano Spalletti, di poter schierare il numero 7 della Juventus in attacco. Una speranza, appunto, non una certezza, anche se l’attaccante ha anticipato il rientro - e intende stringere i denti - pur di non perdersi l’appuntamento di San Siro contro la capolista dopo aver già saltato il derby.

Chiesa-Vlahovic, la situazione in vista del Milan

Tanto più che pure le condizioni fisiche di Dusan Vlahovic sono in miglioramento e la coppia, reduce dalle prime cinque gare di campionato giocate insieme nelle quali hanno segnato entrambi quattro gol, vorrebbe dare spettacolo anche davanti alla squadra di Pioli. Non è la prima volta in stagione che Chiesa lamenta un fastidio muscolare alla coscia: già durante la sosta di settembre l’attaccante aveva sentito dolore all’adduttore mentre calciava in allenamento con l’Italia.

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