Sergio Brio esclusivo: “Juve, non puoi staccare. Col Lecce cuore diviso”

Bandiera bianconera ma leccese: "Sabato decisivi gli errori, la squadra di Allegri concentrata se la gioca per lo scudetto"

Sergio Brio è juventino fino al midollo, ma c’è una partita in cui alla passione bianconera, coltivata da bambino e germogliata in 378 partite e 12 trofei tra la fine degli Anni 70 e il 1990, se ne affianca un’altra altrettanto forte. La passione per la squadra della sua città, quella in cui è cresciuto: «Quando si affrontano Juve e Lecce ho il cuore diviso a metà, è dura. Dico sempre “vinca il migliore”».

Classifica alla mano, il migliore è il Lecce.

«Sì, la classifica oggi dice questo. Ma io ero allo Stadium per Juve-Lazio, e ci sarò anche per Juve-Lecce, e ho visto una grande Juventus, forse la migliore dell’annata. E ho visto anche un grande coinvolgimento del pubblico e un grande lavoro della società per unire tifo, squadra e club».

Cosa può essere successo tra Juventus-Lazio e Sassuolo-Juventus?

«Semplice, quando commetti errori come quelli dei giocatori bianconeri sabato poi perdi le partite: perché su tutti e quattro i gol del Sassuolo ci sono degli errori. Ma non voglio colpevolizzare nessuno, sto solo analizzando quello che è cambiato tra la partita con la Lazio e quella con il Sassuolo. Con la Lazio è stata una Juve quasi perfetta, mentre contro i neroverdi ci sono stati errori che hanno influito sul risultato».

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Allegri alla vigilia aveva messo in guardia contro la troppa euforia e dopo la partita ha parlato di “testa fra le farfalle”. Può essere stato un eccesso di confidenza la causa degli errori?

«È possibile. Ho visto una Juventus che ha avuto una reazione dopo lo svantaggio, ma poi ha commesso i gravi errori che sono costati il risultato. Ho visto impegno, ma se giochi nella Juve devi avere anche un atteggiamento psicologico aggressivo e molto equilibrato, che ti consenta di sbagliare pochissimo. Invece sono stati fatti errori elementari: probabilmente c’è stata un po’ di distrazione. È stato un peccato di concentrazione dei calciatori, non si possono dare colpe ad allenatore e società. Una giornata storta da dimenticare quanto prima, già con il Lecce: una vittoria e si potrà tornare a parlare di Juventus in corsa per lo scudetto » .

Per lei è un obiettivo alla portata?

«Certo. Non vedo una squadra in grado di dominare come ha fatto il Napoli l’anno scorso, anche se l’Inter è sicuramente la favorita e ho visto buoni sprazzi dal Milan e dallo stesso Napoli. Ma la Juve vista contro la Lazio può giocarsela» .

Contro il Lecce che partita si aspetta?

«Il Lecce non ha nulla da perdere e giocherà a mente sgombra, perché viene da ottimi risultati che hanno dato entusiasmo e questo può mettere in difficoltà la Juventus. E ha ottimi giocatori, in particolare mi sono piaciuti Krstovic e Almqvist. E gioca con concentrazione, il Lecce... Però se la Juventus sarà quella vista con la Lazio, scesa in campo per fare la partita, con attenzione, concentrazione e aggressività, farà valere la differenza tecnica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Cosa le è piaciuto di più della Juve in questo inizio di stagione?

«Più di tutto il collettivo, l’atteggiamento della squadra che ho visto al massimo contro la Lazio. Un atteggiamento aggressivo, positivo, con la voglia di vincere la partita. E con quell’attenzione che la Juve non deve mai mollare, perché chi la affronta gioca sempre la partita dell’anno: questo non va mai dimenticato» .

Il migliore a Sassuolo è stato Chiesa: che ne pensa del suo impiego in coppia con Vlahovic?

«Chiesa sta andando benissimo e a me piace tanto. Vlahovic a Sassuolo ha sbagliato quel tiro a tu per tu con il portiere, ma non va dimenticato che fa anche tanto lavoro sporco tenendo la palla, facendo salire la squadra e dialogando con i compagni. In questo deve migliorare ancora e deve avere più fiducia in se stesso, ma credo che lui e Chiesa siano una delle coppie d’attacco più forti che ci sono in Italia» .

L’immagine simbolo della sconfitta di Sassuolo è stata l’autogol di Gatti: cosa gli direbbe per tirarlo sù?

«L’errore dell’autogol non lo guardo. Mi focalizzo sul secondo gol, quando ha anticipato l’attaccante e poi ha sbagliato il passaggio: Gatti deve migliorare nella trasmissione della palla, perché non sempre è preciso. Se fa questo tipo di lavoro, per il resto è giovane, ha prestanza fisica, voglia di riuscire e può fare grandi cose. Boniperti prima delle partite raccomandava due cose: “Non voglio chi tira indietro la gamba e quando avete la palla datela al compagno più vicino”» .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sergio Brio è juventino fino al midollo, ma c’è una partita in cui alla passione bianconera, coltivata da bambino e germogliata in 378 partite e 12 trofei tra la fine degli Anni 70 e il 1990, se ne affianca un’altra altrettanto forte. La passione per la squadra della sua città, quella in cui è cresciuto: «Quando si affrontano Juve e Lecce ho il cuore diviso a metà, è dura. Dico sempre “vinca il migliore”».

Classifica alla mano, il migliore è il Lecce.

«Sì, la classifica oggi dice questo. Ma io ero allo Stadium per Juve-Lazio, e ci sarò anche per Juve-Lecce, e ho visto una grande Juventus, forse la migliore dell’annata. E ho visto anche un grande coinvolgimento del pubblico e un grande lavoro della società per unire tifo, squadra e club».

Cosa può essere successo tra Juventus-Lazio e Sassuolo-Juventus?

«Semplice, quando commetti errori come quelli dei giocatori bianconeri sabato poi perdi le partite: perché su tutti e quattro i gol del Sassuolo ci sono degli errori. Ma non voglio colpevolizzare nessuno, sto solo analizzando quello che è cambiato tra la partita con la Lazio e quella con il Sassuolo. Con la Lazio è stata una Juve quasi perfetta, mentre contro i neroverdi ci sono stati errori che hanno influito sul risultato».

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Sergio Brio esclusivo: “Juve, non puoi staccare. Col Lecce cuore diviso”
2
Pagina 2
3
Pagina 3