D’accordo con chi dice che non giocare in Europa può dare 5-6 punti?
“Non so quale sarà il vantaggio o svantaggio. Dipende dai punti di vista. Bisogna pensare che l'anno prossimo la Juve dovrà giocare in Champions. Sarà valore aggiunto per la società. Bisognerà impegnarsi. Dobbiamo entrare tra le prime 4, non sarà semplice. Inter, Milan e Napoli sono al di sopra. Un passo alla volta. Con equilibrio. Senza sbalzi d'umore”.
Quella che avete intrapreso è la strada giusta?
“La strada sarà giusta se raggiungeremo l'obiettivo. Altrimenti, se non entriamo tra le prime 4, come obiettivo non avremo fatto un buon lavoro. Poi che siamo una squadra con meno esperienza e dobbiamo lavorare è un altro discorso. Ci saranno partite meno belle dove comunque dobbiamo fare lo stesso risultato. Ci saranno partite più equilibrate”.
Giusto responsabilizzare Miretti e Fagioli?
"La responsabilità è di tutti, più o meno giovani. Alla Juventus bisogna crescere più in fretta sapendo comunque che è qualcosa di fisiologico. Miretti, Fagioli, Cambiaso, Iling, Gatti stanno crescendo, bisogna vedere un obiettivo che è quello del risultato finale attraverso le prestazioni".
Qual è stato l'impatto di Magnanelli?
"Francesco è un ragazzo molto bravo. Sono contento di tutto lo staff, da quelli che sono con me da 18 anni a chi meno come Paolo Bianco, Padoin. A me piace scegliere quelli bravi. Son ragazzi giovani che hanno la possibilità di lavorare alla Juventus e se dovessero decidere di intraprendere la carriera da allenatore, come Bianco, sarei solo che contento. C'è un buon gruppo di lavoro, c'è un buon spirito all'interno della Continassa. Però non bisogna pensare che queste quattro partite abbiano risolto tutti i problemi".