Massimiliano Allegri ama ripetere che «ci sono le categorie: i giocatori non sono tutti uguali, altrimenti non ce ne sarebbero alcuni che costano 100 milioni e altri che ne costano 10».
E non ce ne sarebbero, si può parafrasare, alcuni che guadagnano 10 milioni e altri che ne guadagnano 1. La rosa della Juventus, monte ingaggi alla mano, è di categoria alta. Anzi, la più alta della Serie A: 78,5 milioni netti (130 lordi) contro i 69,3 milioni dell’Inter, i 66,8 della Roma, i 64,1 del Milan, i 45 della Lazio, i 40,3 del Napoli, per limitarsi alle grandi tradizionali. È chiaro che gli stipendi non vanno in campo, altrimenti si potrebbero assegnare i trofei in base al monte ingaggi senza giocare, e che i costi dei giocatori non sempre sono l’esatta cartina di tornasole del loro valore: si possono fare grandi colpi pagando poco chi vale tanto (Osimhen guadagna 4,5 milioni netti, Kvaratskhelia 1,2) oppure sbagliare e sopravvalutare un giocatore. Detto questo, però, il monte ingaggi resta un indizio significativo, anche se non esatto, del valore di una squadra.
Juve, il valore della rosa è troppo alto
E il monte ingaggi della Juventus, appunto, per quanto già ridotto di circa 40 milioni lordi dalla razionalizzazione di Cristiano Giuntoli, indica che il valore della rosa bianconera è alto. Peraltro è una rosa in cui non ci sembra di scorgere molti clamorosi errori di valutazione: giusto un paio legati ad accordi fatti in altre congiunture economiche e magari alcuni ingaggi più in linea con il valore potenziale dei giocatori che con quello già raggiunto sul campo. Nel complesso però i bianconeri quel monte ingaggi possono valerlo. Ecco, questo è il punto: possono valerlo, ma non lo valgono ancora. Il loro rendimento nelle ultime stagioni si è fermato decisamente più in basso rispetto alla cima del monte stipendi. A impedire loro di salire sono state anche una serie di zavorre inaspettate: dalla sequela di infortuni che ha condizionato la passata stagione già in estate alle vicende giudiziarie che hanno pressoché azzerato la dirigenza e penalizzato la squadra ben oltre i 10 punti tolti in classifica.