Allegri, l'impatto di Giuntoli
La mente libera e sgombra da fantasmi lavora dieci, cento volte meglio, consentendo ai pensieri di essere efficaci e pure le gambe viaggiano più veloci. Lecito dunque aspettarsi che la Allegri band riesca a suonare ritmi più alti e interessanti con il passare del tempo, ovvero man mano che i ricordi negativi della pressione sofferta saranno stati completamente assorbiti. Ma c’è altro da aggiungere per mettere a fuoco in maniera più precisa la differenza sostanziale tra lo scorso campionato e questo. L’ingresso del direttore tecnico Cristiano Giuntoli ha sgravato Massimiliano Allegri da tutta una serie di incombenze che avevano in qualche modo condizionato la lucidità con cui poteva concentrarsi per dirimere al meglio le situazioni tecniche.
Juventus, Calciopoli e un altro vivere
Insomma ce n’è abbastanza per essere ottimisti e immaginare un’annata con dinamiche completamente differenti. Intanto ieri il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla lunga battaglia legale sullo scudetto 2005-06 assegnato a tavolino all’Inter dopo Calciopoli. Il ricorso presentato dalla Juventus per la riforma della sentenza del Tar del Lazio è stato rigettato. Ma questa nuova Juve ha deciso di voltar pagina con la giustizia in senso lato e quindi guardando al futuro. Una Juve nuova dietro la scrivania e sul campo. E come dicono gli psicologi: «L’anima dà il meglio di sé quando la mente non la disturba con il suo continuo pensare». Quest’anno per la squadra tre soli pensieri: scudetto, Coppa Italia e posizione Champions. Un altro vivere, alla faccia della giustizia fetentina come quel professore...