Allegri, conferenza Udinese-Juventus: Pogba, Yildiz e la favorita scudetto

L'allenatore toscano presenta la sfida in Friuli che inaugura il campionato dei bianconeri: "La qualificazione in Champions per noi è l'obiettivo minimo"

TORINO - La Juve è pronta per inaugurare la stagione 2023/24, che per lei inizierà ufficialmente domani sera alle 20.45 con il debutto in Serie A alla Dacia Arena contro l'Udinese. L'obiettivo è partire subito forte, per mettere alle spalle la delusione della scorsa stagione. A presentare il match c'è ovviamente mister Massimiliano Allegri, che alle 12 ha preso parola all’Allianz Stadium davanti ai media, partendo subito dalla condizione emotiva della sua squadra: "La prima partita è sempre piena di curiosità da parte di tutti. L'inizio della nuova stagione, inizia il campionato. Iniziano le partite dove contano i punti. Sarà la prima di un percorso che durerà fino al 25 maggio". Sul mercato e la possibilità di lottare per lo scudetto: "Sul mercato la società è vigile, sono contento di come sta lavorando la squadra. Dove possiamo arrivare lo vedremo strada facendo. La squadra ha ampi margini di miglioramento e dovremo essere bravi ad aprile a essere nelle prime 4 posizioni".

L'obiettivo è tornare in Champions League

Quest'anno, tra l'altro, la Juventus vivrà la strana situazione di giocare una stagione senza coppe europee: "Non so se è un vantaggio, lo vedremo. Tecnicamente cambia il modo di lavorare, avremo più tempo di preparare le partite. Ma dall'altra parte non giocare la Champions porta amarezza e dispiacere. Il club è abituato a partecipare alla Champions, credo che sia dal 2010 che vi partecipo, a parte due anni in cui sono stato fermo. Non esserci non è una bella cosa, soprattutto perché l'avevamo conquistata sul campo. Bisogna essere bravi a trasformare questa amarezza che abbiamo in rabbia per giocarla l'anno prossimo". Allegri non firmerebbe per restare così con l'organico, senza cessioni eccellenti: "Io non firmo niente, so che la squadra sta lavorando bene, ci sono dei giocatori che hanno un anno di esperienza in più e potranno solo che far meglio. Sono contento di come stiamo lavorando, ma il calcio d'estate è fine a sé stesso. Domani si comincia a fare sul serio".

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Il rapporto con Giuntoli

E la Juve ha voglia di rivalsa: "Non è una rivalsa su quello che è successo la scorsa stagione. Ci sono state delle cose esterne. Un vantaggio è che è stato chiuso tutto e sappiamo che il risultato che otterremo sul campo ci consentirà di poter giocare o non giocare la Champions l’anno prossimo, che è l’obiettivo principale. Non giocarla, per il DNA del club, per l’allenatore e i giocatori è una cosa che ci lascia un po’ spiazzati. C'è voglia. Ogni volta che partiamo all'inizio della stagione, insieme allo staff valutiamo le caratteristiche dei giocatori e in base a quelle impostiamo il lavoro. Una cosa che si nota, ma per mantenerla e aumentarla servono i risultati. Questa voglia di giocare quest'anno soprattutto per conquistarci di nuovo la Champions per poterla giocare". Da quest'anno ha iniziato a lavorare con il nuovo ds Giuntoli: "Con il direttore e con Giovanni Manna siamo in ottimi rapporti, stanno lavorando bene. Si è integrato molto bene e sono molto contento".

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La situazione degli attaccanti e Pogba

Il suo pensiero su Chiesa e Vlahovic: "Federico è tornato rispetto all'anno scorso con più consapevolezza e serenità. Ha una gamba diversa, basta vederlo come sono strutturate le gambe quest'anno. Dusan ha passato un momento di alti e bassi, ha avuto problemi di pubalgia. Sta meglio, non è ancora al 100%, ha saltato parte della preparazione, ma sabato con l'Atalanta ha fatto un buon primo tempo. Poi davanti abbiamo Milik, Kean che purtroppo domani non sarà a disposizione perché ha preso un colpo. Poi Yildiz, un giocatore che arriva dal settore giovanile ma è veramente bravo. In attacco sono molto soddisfatto dei giocatori che ho".

Sul rientro di Pogba: "Di Paul sono contento per gli ultimi giorni, per la partitella dell'altro giorno in cui ha giocato 40 minuti. Normale che è un giocatore diverso dagli altri, purtroppo ha subito questo infortunio l'anno scorso, viene da un anno e mezzo di inattività. Averlo a disposizione tutti i giorni sarebbe un bel vantaggio per tutti noi. Poi che possa giocare 20-30 minuti si vedrà, è normale che si spera che non abbia più intoppi e che la condizione possa crescere".

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La griglia di partenza della Serie A

Allegri prova a impostare una griglia di partenza del campionato: "Chi vince è favorito, quindi il Napoli è davanti. Poi Inter, Milan, la Lazio che l'anno scorso è arrivata seconda. Un campionato tutto da vedere. Poi tra un po' di domeniche si riuscirà a capire quale sarà la tendenza e la prospettiva dei punti. Una cosa che noi dobbiamo migliorare sono le partite in trasferta. L'anno scorso la differenza tra noi e il Napoli sono stati i 15 punti in trasferta. Noi 30 e il Napoli 45".

Un pensiero sulla Nazionale: "Un commento da fuori non si può dare, posso dire che Mancini ha fatto bene, ha vinto un Europeo e avrà avuto le sue ragioni per lasciare. A Spalletti faccio l'in bocca al lupo perchè si è meritato questa chiamata dopo aver vinto lo Scudetto".

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Nazionale e punto in vista di Udine

L'obiettivo della stagione: "Per noi non è un anno zero, perché ogni anno si cerca di migliorare quanto fanno l'anno prima. L'obiettivo è lavorare bene con la squadra e ottenere risultati. La Juventus quando parte lo fa sempre per ottenere il massimo dei risultati. Quello minimo è rientrare in Champions e giocarla. Serve quella voglia di andarsi a prendere vittorie di settimana in settimana e non più di 3 giorni in 3 giorni".

Per quanto riguarda le operazioni di mercato, Allegri non si aspetta nuovi arrivi: "Io credo di no, siamo contenti di quelli che abbiamo. Poi da qui al 2 settembre possono cambiare tante cose e dobbiamo sicuramente fare delle valutazioni sul numero di giocatori da tenere. Alcuni hanno bisogno di giocare e valuteremo quale possa essere per loro il percorso migliore. Inutile rimanere in 23-24 quando avremo una partita a settimana ed eventualmente le 5 di Coppa Italia".

Infine un punto della situazione in vista di domani a Udine: "Fagioli si è allenato bene, è pronto. Devo decidere chi far giocare. Sulle fasce con Weah, Iling, Cambiaso e Kostic ho 4 giocatori per due posti. Oggi pomeriggio valuterò il da farsi. Sarà la prima partita, i cambi saranno importanti e farà molto caldo. Pogba? Valuterò oggi se portarlo a Udine o no".

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TORINO - La Juve è pronta per inaugurare la stagione 2023/24, che per lei inizierà ufficialmente domani sera alle 20.45 con il debutto in Serie A alla Dacia Arena contro l'Udinese. L'obiettivo è partire subito forte, per mettere alle spalle la delusione della scorsa stagione. A presentare il match c'è ovviamente mister Massimiliano Allegri, che alle 12 ha preso parola all’Allianz Stadium davanti ai media, partendo subito dalla condizione emotiva della sua squadra: "La prima partita è sempre piena di curiosità da parte di tutti. L'inizio della nuova stagione, inizia il campionato. Iniziano le partite dove contano i punti. Sarà la prima di un percorso che durerà fino al 25 maggio". Sul mercato e la possibilità di lottare per lo scudetto: "Sul mercato la società è vigile, sono contento di come sta lavorando la squadra. Dove possiamo arrivare lo vedremo strada facendo. La squadra ha ampi margini di miglioramento e dovremo essere bravi ad aprile a essere nelle prime 4 posizioni".

L'obiettivo è tornare in Champions League

Quest'anno, tra l'altro, la Juventus vivrà la strana situazione di giocare una stagione senza coppe europee: "Non so se è un vantaggio, lo vedremo. Tecnicamente cambia il modo di lavorare, avremo più tempo di preparare le partite. Ma dall'altra parte non giocare la Champions porta amarezza e dispiacere. Il club è abituato a partecipare alla Champions, credo che sia dal 2010 che vi partecipo, a parte due anni in cui sono stato fermo. Non esserci non è una bella cosa, soprattutto perché l'avevamo conquistata sul campo. Bisogna essere bravi a trasformare questa amarezza che abbiamo in rabbia per giocarla l'anno prossimo". Allegri non firmerebbe per restare così con l'organico, senza cessioni eccellenti: "Io non firmo niente, so che la squadra sta lavorando bene, ci sono dei giocatori che hanno un anno di esperienza in più e potranno solo che far meglio. Sono contento di come stiamo lavorando, ma il calcio d'estate è fine a sé stesso. Domani si comincia a fare sul serio".

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