Weah, tutte le sue caratteristiche
Tecnica e freddezza. Ora, se Weah è stato progressivamente trasformato dai suoi tecnici da centravanti in terzino è perché una volta uscito dal settore giovanile non è mai riuscito a segnare con la frequenza richiesta ad un attaccante: l’essere cresciuto come tale, però, può rappresentare un bonus preziosissimo nel suo contributo alla finalizzazione come esterno a tutta fascia. In attesa di conferme, con il Real se ne è avuto il primo esempio. Non è solo il possibile contributo in fase realizzativa, però, a poter fare di Weah un elemento molto prezioso per la nuova Juventus.
Bastano un paio di dichiarazioni dei compagni per capire che cosa ha impressionato soprattutto di lui: «Ha un motore importante, corre tanto e ha tantissima energia», ha raccontato Szczesny; «Vola veramente quando corre, è velocissimo», ha spiegato Locatelli. Velocità e resistenza. Doti che non si poteva più chiedere di esprimere al massimo livello al trentacinquenne Juan Cuadrado, ma fondamentali per l’atteggiamento più aggressivo e per la maggiore intensità con cui Allegri sta cercando di caratterizzare la sua nuova Juventus. L’energia e la resistenza di Weah saranno utili per sostenere un pressing più alto e più continuo, la sua velocità fondamentale per poter coprire gli spazi più ampi che un atteggiamento più aggressivo lascerà alle spalle della squadra. Spazi che Weah deve ancora imparare a gestire al meglio, visto che la sua evoluzione tattica è ancora fresca, ma anche in questo caso sembra avere la dote giusta, parola di Allegri: «È un giocatore valido, ma soprattutto un ragazzo intelligente, che si è messo subito a disposizione».