L’Arabia sulla Juve! Jeep verso l’addio, cercasi sponsor. E Pogba…

Il brand che per 11 anni è comparso sulla divisa bianconera lascerà vacante uno "spazio" da 40 milioni: trovare un sostituto è una priorità. Cosa può succedere

TORINO - Lo ricordano spesso i giocatori bianconeri, appena arrivati a Torino, quanto pesi la maglia della Juventus, sottolineando la responsabilità che avvertono in partita a ogni giocata e quanto sia difficile abituarsi. In realtà si tratta di una maglia che ha un peso specifico proprio anche sotto un altro aspetto: quello economico. Perché se la Juventus è la squadra con più tifosi in Italia e tra quelle italiane è la più popolare nel mondo, lo si deve alla sua storia che, il 24 luglio, vedrà la famiglia Agnelli al giro di boa dei 100 anni al suo fianco.

Con la Juventus, si sa, tutto assume un valore amplificato. Se ne è accorta anche Jeep, che per undici anni ha sposato la maglia bianconera mettendo in bella mostra il proprio brand sulla casacca. Undici anni in cui ha potuto farsi conoscere e conquistare quote di mercato delle quattro ruote con i modelli proposti nel corso di questi due lustri abbondanti. Un investimento importante, intorno ai 45 milioni di euro a stagione, che andrà ad esaurirsi proprio con il prossimo campionato che inizierà il 20 agosto per terminare a fine maggio.

Jeep, un brand da sostituire

Dunque la società bianconera ha di fatto un anno di tempo per trovare un nuovo brand per sostituirlo. E in questo senso si può definire in vantaggio rispetto ad alcuni concorrenti diretti della Serie A (Lazio e Roma sono al momento senza mentre l’Inter ha appena chiuso 15 milioni con Paramount + dopo aver patito la debacle della scorsa stagione di Digitabits che non ha saldato il previsto come avvenuto con i giallorossi peraltro). Così al quartier generale della Continassa l’ufficio marketing, che è tornato sotto la responsabilità di Francesco Calvo e vede al proprio interno profili con curricula specializzati come quello di Tiziana Di Gioia (in passato pure Motomondiale e Formula Uno), ha iniziato a operare per verificare le strade migliori da percorrere al fine di portare flussi economici significativi per il bilancio della Juventus.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Juve, che sponsor sarà?

Uno sponsor della maglia può offrire soldi in grado di finanziare l’acquisto di un giocatore di fascia importante, tanto per fare un esempio. Sta di fatto che già nella prossima settimana, quando venerdì inizierà la tournée negli Stati Uniti che porterà la Juventus a sfidare Barcellona, Milan e Real Madrid a Los Angeles, San Francisco e Orlando, sono previsti una serie di appuntamenti per verificare eventuali disponibilità ad approfondire discorsi volti proprio a occupare questo spazio. La Juventus punta a brand dall’interesse anche internazionale senza preclusioni legate al settore merceologico. Ecco che il nuovo sposo potrebbe arrivare dall’Italia ma più probabilmente dall’estero.

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Sponsor Juve, vento d'Arabia

In questo senso si registrano i primi contatti con Paesi del Medio Oriente: possono essere coinvolte compagnie aeree ma anche Paesi che vogliono affermarsi dal punto di vista turistico e cercano quindi una grande visibilità per lanciare il proprio marchio. In teoria potrebbe farci un pensiero anche Allianz, che ha dato il nome allo stadio bianconero, ma il colosso assicurativo sino a questo momento ha preferito concentrarsi proprio sul naming delle infrastrutture dei club più prestigiosi. Insomma, la sfida per la caccia al nuovo sponsor è partita e risulterà vincente soprattutto se il nuovo brand arriverà dall’esterno, ovvero al di fuori della galassia delle aziende riconducibili a Exor. E pure gli arabi, molto attivi in questo periodo nel football con gli assi - contattato pure Pogba - ci pensano.

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TORINO - Lo ricordano spesso i giocatori bianconeri, appena arrivati a Torino, quanto pesi la maglia della Juventus, sottolineando la responsabilità che avvertono in partita a ogni giocata e quanto sia difficile abituarsi. In realtà si tratta di una maglia che ha un peso specifico proprio anche sotto un altro aspetto: quello economico. Perché se la Juventus è la squadra con più tifosi in Italia e tra quelle italiane è la più popolare nel mondo, lo si deve alla sua storia che, il 24 luglio, vedrà la famiglia Agnelli al giro di boa dei 100 anni al suo fianco.

Con la Juventus, si sa, tutto assume un valore amplificato. Se ne è accorta anche Jeep, che per undici anni ha sposato la maglia bianconera mettendo in bella mostra il proprio brand sulla casacca. Undici anni in cui ha potuto farsi conoscere e conquistare quote di mercato delle quattro ruote con i modelli proposti nel corso di questi due lustri abbondanti. Un investimento importante, intorno ai 45 milioni di euro a stagione, che andrà ad esaurirsi proprio con il prossimo campionato che inizierà il 20 agosto per terminare a fine maggio.

Jeep, un brand da sostituire

Dunque la società bianconera ha di fatto un anno di tempo per trovare un nuovo brand per sostituirlo. E in questo senso si può definire in vantaggio rispetto ad alcuni concorrenti diretti della Serie A (Lazio e Roma sono al momento senza mentre l’Inter ha appena chiuso 15 milioni con Paramount + dopo aver patito la debacle della scorsa stagione di Digitabits che non ha saldato il previsto come avvenuto con i giallorossi peraltro). Così al quartier generale della Continassa l’ufficio marketing, che è tornato sotto la responsabilità di Francesco Calvo e vede al proprio interno profili con curricula specializzati come quello di Tiziana Di Gioia (in passato pure Motomondiale e Formula Uno), ha iniziato a operare per verificare le strade migliori da percorrere al fine di portare flussi economici significativi per il bilancio della Juventus.

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