La Juve s’è sfaldata ancor prima di mettere piede al Castellani. La penalizzazione di dieci punti, immediatamente esecutiva e arrivata a ridosso della sfida contro l’Empoli poi persa per 4-1, ha spento quasi del tutto ogni possibilità di qualificazione dei bianconeri alla prossima Champions League. L’aritmetica fa sperare ancora, ma le combinazioni e gli incroci non sorridono a una squadra che - tolta la fase iniziale del match - è apparsa mentalmente e fisicamente debole. Male i singoli (Alex Sandro e Barbieri su tutti), assente il gioco anche se questa non è una novità.
Empoli-Juventus 4-1: tabellino e statistiche
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Poker Empoli, Juve non pervenuta
Una doppietta di Caputo (un gol su rigore) e le reti di Luperto e Piccoli hanno fatto sprofondare Allegri in un caos senza fine, completando una settimana nerissima aperta giovedì con la delusione di Europa League. Il tecnico bianconero, stando alle parole di Calvo nel pre-partita, continua ad avere la fiducia incondizionata della società. Ma la svolta, nei risultati e nell’approccio alle gare, fatica a manifestarsi. Hanno funzionato poco anche i cambi operati nella ripresa. Chiesa, che ha segnato il 3-1 con un rasoterra dalla distanza, è stato l’unico a provare a dare una scossa che non si è palesata, Di Maria invece saluterà Torino con molte ombre e pochissime luci se non quella di Nantes.
Ricostruzione Juve
La (non) partita del Castellani servirà ad attivare quel processo di ricostruzione necessario alla società. Dalla definizione del nuovo ds, Giuntoli è sempre in pole, ai primi affari: dal ritorno di Rovella che prenderà il posto di un deludente Paredes al primo nome della difesa del futuro, Pau Torres. Con un occhio sempre rivolto al tribunale. La società bianconera valuta se ricorrere al Collegio di Garanzia, aspetta il procedimento aperto della Uefa e il prossimo 15 giugno assisterà al nuovo processo sportivo sulla manovra stipendi. Una stagione da dimenticare. In campo e fuori.