Allegri, Siviglia-Juventus: l’annata folkloristica e il “viaggio” regalo

Il tecnico bianconero ha presentato la sfida contro la squadra di Mendilibar valevole per l'accesso alla finale di Europa League

Manca sempre meno al calcio d'inizio della decisiva sfida di Europa League tra Siviglia e Juventus. I bianconeri scenderanno in campo al Ramón Sanchez-Pizjuán domani alle 21 per cercare di vincere dopo l'1-1 dell'Allianz Stadium e portarsi a casa l'accesso alla finale dell'ex Coppa Uefa, dove potrebbero trovare la Roma dell'ex Dybala nel caso in cui giallorossi si imponessero sul Bayer Leverkusen. I bianconeri, che nel pomeriggio hanno diramato la lista dei convocati, dovranno fare a meno di Pogba, Bonucci e De Sciglio. Dopo le parole del tecnico degli spagnoli Mendilibar, ai microfoni si è presentato Massimiliano Allegri nella consueta conferenza stampa della vigilia.

Siviglia-Juve, Allegri: "Domani servirà lucidità"

Il tecnico bianconero ha dichiarato: "Tutta la squadra ha voglia di raggiungere la finale in un'annata folkloristica. Per noi quella di domani è una bella partita da giocare. Sappiamo che sarà una gara difficile e che ci vorrà lucidità. Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito invece servono calma e lucidità e in questo i ragazzi sono stati bravi. Tutti insieme abbiamo lavorato per arrivare qui, domani abbiamo l'opportunità di arrivare a Budapest e conquistare un'altra finale. Io non ci sono mai stato, i ragazzi mi farebbero un grosso regalo. Ci vorrà un pizzico di fortuna, speriamo sia dalla nostra parte".

Allegri: "Ora la Juve si ritrova un patrimonio"

Allegri ha continuato: "La squadra sta bene fisicamente, lo hanno dimostrato anche le ultime partite. La gara di domani può durare anche 120 minuti, quindi sarà determinante sia chi scenderà in campo dall'inizio sia chi entrerà dalla panchina" per poi proseguire: "Bisogna analizzare quanto fatto quest'anno. Ci sono state cose negative, come gli infortuni, che sono stati però opportunità per giovani bravi che hanno portato energia. Ora la Juventus si ritrova giovani cresciuti e un patrimonio".

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Siviglia-Juve, Allegri: "Saremo pronti a tutto"

L'allenatore bianconero ha poi dichiarato: "Non si può costruire tutto in un attimo. Dobbiamo chiudere l'anno bene, arrivando in finale di Europa League e difendendo il secondo posto in campionato. Poi a fine anno valuteremo, per migliorare le cose negative e considerando quelle positive" prima di parlare del Siviglia: "È una squadra forte che a Torino ha fatto una buona partita. Dopo il primo gol ci siamo un po' disuniti, ma poi abbiamo giocato un bel secondo tempo. Domani sappiamo che loro saranno anche spinti dal pubblico, ma noi saremo pronti a tutto".

Siviglia-Juve, Allegri elogia Rabiot

Allegri ha successivamente commentato la stagione dei bianconeri: "È stata un'annata viva, in cui abbiamo dovuto considerare anche altre cose, oltre agli obiettivi che avevamo. Abbiamo preso tutto come un'opportunità e ora siamo alla fine e poi vedremo. Noi sul campo dobbiamo fare quello che siamo chiamati a fare, ovvero il massimo" per poi aggiungere: "Noi abbiamo la fortuna di avere tanti giovani ed è normale che si debba passare da certi momenti, alcuni belli e altri brutti. Poi quando un ragazzo arriva a 25-27 anni è nel pieno della maturità, guardate anche Rabiot che partite gioca quest'anno!".

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Siviglia-Juve, Allegri: "Domani è decisiva"

Il tecnico della Vecchia Signora ha proseguito: "Domani per loro, come per noi, è decisiva. Ci giochiamo una finale. Conosciamo i loro punti di forza e anche le loro debolezze, ma prima di tutto ci vorrà una partita di grande personalità quando avremo la palla. Formazione? Ho un dubbio in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco. Deciderò domattina. La partita è lunga, speriamo di indovinare la formazione e anche le necessità della squadra a partita in corso".

Juve, Allegri: "Bisogna abbassare la tensione"

Allegri ha infine concluso: "Per domani i ragazzi non hanno bisogno di motivazioni, anzi, in questo momento forse bisogna abbassare un pochino la tensione perché se no si rischia di andare fuori giri. L'entusiasmo e l'eccitazione di giocare queste partite è sempre unico. Poche altre partite di tanno questa emozione, dovremo essere bravi a fare il massimo e poi dovremo essere altrettanto bravi a ricalarci nel campionato".

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Manca sempre meno al calcio d'inizio della decisiva sfida di Europa League tra Siviglia e Juventus. I bianconeri scenderanno in campo al Ramón Sanchez-Pizjuán domani alle 21 per cercare di vincere dopo l'1-1 dell'Allianz Stadium e portarsi a casa l'accesso alla finale dell'ex Coppa Uefa, dove potrebbero trovare la Roma dell'ex Dybala nel caso in cui giallorossi si imponessero sul Bayer Leverkusen. I bianconeri, che nel pomeriggio hanno diramato la lista dei convocati, dovranno fare a meno di Pogba, Bonucci e De Sciglio. Dopo le parole del tecnico degli spagnoli Mendilibar, ai microfoni si è presentato Massimiliano Allegri nella consueta conferenza stampa della vigilia.

Siviglia-Juve, Allegri: "Domani servirà lucidità"

Il tecnico bianconero ha dichiarato: "Tutta la squadra ha voglia di raggiungere la finale in un'annata folkloristica. Per noi quella di domani è una bella partita da giocare. Sappiamo che sarà una gara difficile e che ci vorrà lucidità. Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito invece servono calma e lucidità e in questo i ragazzi sono stati bravi. Tutti insieme abbiamo lavorato per arrivare qui, domani abbiamo l'opportunità di arrivare a Budapest e conquistare un'altra finale. Io non ci sono mai stato, i ragazzi mi farebbero un grosso regalo. Ci vorrà un pizzico di fortuna, speriamo sia dalla nostra parte".

Allegri: "Ora la Juve si ritrova un patrimonio"

Allegri ha continuato: "La squadra sta bene fisicamente, lo hanno dimostrato anche le ultime partite. La gara di domani può durare anche 120 minuti, quindi sarà determinante sia chi scenderà in campo dall'inizio sia chi entrerà dalla panchina" per poi proseguire: "Bisogna analizzare quanto fatto quest'anno. Ci sono state cose negative, come gli infortuni, che sono stati però opportunità per giovani bravi che hanno portato energia. Ora la Juventus si ritrova giovani cresciuti e un patrimonio".

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