TORINO. Altro giro, altra inglese: risoltosi in un nulla di fatto l’interessamento dell’Aston Villa, stavolta è il Leeds a pensare a Weston McKennie. E non solo a pensarci. Il club di Andrea Radrizzani, imprenditore italiano fondatore di Aser Ventures e del network Eleven Sports, si è concretamente mosso con la Juventus per trattare l’acquisto del texano, che Leeds sarebbe accolto da ben tre connazionali: l’allenatore Jesse Marsch e i compagni di Nazionale Tyler Adams e Brenden Aaronson, anche loro centrocampisti. Un ruolo che nella Juventus, con la maturazione di Fagioli e Miretti, il recupero di Pogba e la crescita della condizione di Paredes, è ben coperto (ai nomi citati vanno ovviamente aggiunti anche quelli degli stakanovisti Locatelli e Rabiot): proprio questo fa sì che la società bianconera sia disposta a sacrificare il texano, anche se non certo a cuor leggero. Grazie alla sua duttilità, che nell’ultimo periodo ha permesso ad Allegri di schierarlo anche da esterno nel 3-5-2, McKennie è oggi il sesto giocatore più impiegato della rosa bianconera con 1507 minuti giocati e il quinto marcatore con 3 gol. Vero che anche sulla fascia i recuperi di Cuadrado e De Sciglio coprirebbero la sua partenza, ma il texano è comunque un uomo di cui fare a meno solo per una buona ragione. Per 30 milioni di buone ragioni, per la precisione: il Leeds può investirli, ma deve anche convincere McKennie, che potrebbe non essere attratto da un club prestigioso, ma attualmente di bassa classifica.
Voci tra Serbia e Spagna
Guida la Liga, invece, il Barcellona, che stando alle voci che rimbalzano tra Serbia e Catalogna per la prossima stagione penserebbe Dusan Vlahovic. Un interesse condiviso anche da diverse big di Premier. In questo caso, però, la Juve non ha nessuna intenzione di trattare l’attaccante pagato 80 milioni un anno fa.