Cda Juventus: lista il 26, niente bandiere. I pilastri di Elkann

Avvocati, commercialisti, revisori dei conti: un consiglio di guerra per affrontare le battaglie del club bianconero su tutti i fronti

TORINO - Nessuna bandiera, nessun esperto di calcio o di marketing o di relazioni internazionali: il nuovo Consiglio di amministrazione della Juventus sarà composto da figure per lo più sconosciute al popolo bianconero, ma affermate a livello legale e finanziario. Ci saranno avvocati, commercialisti, esperti fiscalisti, revisori dei conti: un consiglio di guerra per affrontare le battaglie su quattro fronti (giustizia ordinaria, Consob, giustizia sportiva e Uefa) che la società bianconera dovrà sostenere nei prossimi mesi. Il nuovo presidente, Gianluca Ferrero, che sarà nominato nell’Assemblea degli azionisti del 18 gennaio, sta lavorando alacremente da tre settimane, in sintonia con John Elkann, l’azionista di maggioranza, per scegliere la squadra con cui scendere in campo: si è ormai agli ultimi dettagli perché sabato Exor, la holding che detiene il 63,8 per cento delle azioni bianconere con il 77,8% dei diritti di voto, depositerà la lista dei nuovi consiglieri di amministrazione, ma soltanto lunedì 26 la Juventus la renderà nota. 

La Juventus si riunisce per l'approvazione del bilancio

E il giorno successivo allo Stadium si terrà un’altra assemblea degli azionisti, quella che detterà l’ultimo atto della presidenza di Andrea Agnelli, in cui verrà approvato il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022. Un bilancio rivisto alla luce dei rilievi mossi dalla Consob e dalla stessa Procura di Torino che ha condotto l’indagine sui conti della Juventus e rinviato a giudizio 12 indagati, tra cui l’ex presidente Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’ad Maurizio Arrivabene e l’ex responsabile dell’area tecnica Fabio Paratici, oltre alla Juventus come persona giuridica. Il nuovo bilancio evidenzia una perdita di 239,3 milioni, mentre a settembre il disavanzo era di 254,3 milioni: almeno per l’ultimo anno la revisione ha prodotto un ritocco del rosso a favore. 

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Elkann indica i tre pilastri della Juventus che verrà

Arrivabene è il gestore ad interim della società, che rimarrà in carica fino alla nomina del nuovo Cda, una sorta di traghettatore anche se Elkann ha già indicato quali saranno i tre pilastri su cui si poggerà la Juventus del futuro: il presidente Ferrero che si occuperà della governance e delle battaglie legali, il nuovo direttore generale Andrea Scanavino, ovvero il manager operativo che si dedicherà alla gestione dell’azienda Juventus, infine Massimiliano Allegri, il punto di riferimento dell’area sportiva: il tecnico avrebbe voluto dimettersi all’indomani dell’azzeramento del Cda, ora si profila per lui un ruolo alla Ferguson e sicuramente maggiore responsabilità perché il progetto sportivo (scudetto, Coppa Italia, Europa League) non è abdicato.  

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