TORINO- Ciak, si gira. Dopo l’era del Maestro e quella del Pianista, la Juventus è pronta ad inaugurare quella di Leandro Paredes. Se Andrea Pirlo è un monumento unico e inimitabile, di Miralem Pjanic il neojuventino è stato uno degli allievi prediletti ai tempi della Roma. Quello che più conta è che i bianconeri ritrovano un regista vero e non adattato, come capitato negli ultimi due anni dopo l’addio di Pjanic. Un portatore di idee e geometrie originale. Se i paragoni non hanno senso, soprattutto quando di mezzo c’è un fenomeno come Pirlo, senza dubbio la “P” in mezzo al campo è benaugurante per la Juventus. Pirlo, Pjanic e ora Paredes.
Parigi-Torino-Parigi
Si dice “Parigi val bene una Messa”. Eppure il 28enne Nazionale argentino, grande amico di Angel Di Maria (il Fideo è stato il primo a dargli il benvenuto in bianconero via social), ha aspettato tutta l’estate per lasciare la città della Tour Eiffel e raggiungere quella della Mole. C’è riuscito soltanto ieri, al penultimo giorno di mercato, quando è diventato ufficialmente della Juventus dopo giorni di trattative a oltranza. Però, in realtà, c’è ancora molta Parigi nella vita di Paredes. Non tanto per la formula concordata dai club: prestito con diritto di riscatto che può trasformarsi in obbligo al raggiungimento di determinate condizioni (qualificazione Champions e numero di presenze del regista). Quanto piuttosto perché l’argentino ha iniziato la sua avventura bianconera comunque dalla Ville Lumière, dove ieri mattina ha effettuato le visite mediche, e nella capitale francese tornerà fra meno di una settimana assieme a Di Maria. Non per il trasloco o per organizzare una cena con i vecchi compagni, salutati ieri con un post sui social: «È giunto il momento di salutarci, non ho altro che parole di ringraziamento per questa città, questo club, i miei colleghi, tutte le persone che lavorano qui ogni giorno e soprattutto per tutti i tifosi che mi hanno sempre trasmesso il loro affetto. Hasta siempre Parigi!». No, martedì Paredes sarà al Parco dei Principi da avversario per il debutto in Champions della Juventus contro il Psg di Messi, Mbappé e Neymar.
I cori allo Stadium
Le cifre
Tutti contenti, alla fine. Leandro riparte dalla Juventus per giocare con continuità e arrivare lanciato al Mondiale di novembre-dicembre in Qatar. Allegri trova l’organizzatore di gioco per completare la mediana che ha in testa per i prossimi mesi: l’argentino in mezzo ai due francesoni Adrien Rabiot e Paul Pogba. Soddisfatti anche il ds Federico Cherubini, il vice presidente Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene, protagonisti dal primo all’ultimo giorno del mercato, che completano la rivoluzione con il sesto rinforzo estivo dopo i colpi Di Maria (svincolato dal Psg), Pogba (svincolato dal Manchester United), Gleison Bremer (Torino), Filip Kostic (Eintracht Francoforte) e Arkadiusz Milik (in prestito dal Marsiglia). L’affare Paredes costerà alla Juventus 2.5 milioni per l’affitto annuale e altri 20 (più 3 di bonus) nell’estate 2023 in caso di riscatto volontario o obbligatorio.