Tevez: "La Juve è una famiglia. La promessa di Agnelli e quel consiglio di Conte..."

L'Apache si confessa a tutto campo a Juventus.com e racconta emozioni e aneddoti dei suoi fantastici anni bianconeri
Tevez: "La Juve è una famiglia. La promessa di Agnelli e quel consiglio di Conte..."© LaPresse

Il ritorno di Carlos Tevez a Torino ha riacceso ulteriormente l'animo dei tifosi della Juve. Gli stessi tifosi che non hanno mai dimenticato l'Apache: un rapporto d'amore, sbocciato sin dall'arrivo dell'attaccante argentino nel giugno del 2013, che ancora oggi lo stesso Tevez conserva nel cuore e che durante un'intervista esclusiva ha raccontato. Tra aneddoti mai raccontati ed emozioni speciali, Tevez ha ripercorso il suo percorso magico con la maglia della Juve. "Se penso alla Juve, penso al 'Barrio' - ha rivelato l'argentino, svelando cosa ha provato quando è arrivato: "Quando sono arrivato alla Juve non pensavo di arrivare in un club che fosse organizzato come una famiglia. Pensavo fosse completamente diverso. Ho capito sin da subito che era un grande club, ma è anche molto legato alle proprie radici e al proprio DNA. I tifosi della Juve fanno parte di una grande famiglia, di una grande comunità. E mi sono subito identificato in questo modo di essere. La Juve per me significa questo".

Tevez e il ritorno all'Allianz Stadium

Carlos Tevez è tornato nel suo Stadium, questa volta da spettatore, in occasione del big match tra Juve e Inter: "Tornare qui ha risvegliato in me emozioni che conservavo nel profondo del cuore e che sono difficili da descrivere perché ho lasciato qui un pezzo di cuore. Ritornare ha risvegliato in me emozioni forti. È una bellissima sensazione." Dalle sensazioni ai ricordi della prima partita in maglia Juve, l'Apache ha raccontato di un aneddoto che lo vede protagonista insieme ad Antonio Conte: “Mi ricordo che alla prima partita il mister Conte, che sapeva quanta voglia avessi, mi ha detto che avrei dovuto calciare con forza la prima palla perché così tutto lo stadio si sarebbe alzato in piedi. È cosi è stato: il pubblico si è alzato e lo stadio è diventato una bolgia".

Tevez e la maglia numero 10

Nella sua esperienza alla Juve, Tevez ha dovuto raccogliere un'eredità importante: essere il primo ad indossare la numero 10 dopo Alessandro Del Piero: "Indossare la maglia della Juve è stata una sensazione fantastica. E indossare la 10 di Del Piero è stata la ciliegina sulla torta"- ha rivelato Tevez. Da Del Piero a un'altra leggenda bianconera, Buffon, che è stato il primo ad accogliere l'argentino: "Ci siamo incontrati nello spogliatoio e ricordo che Gigi mi ha preso la testa e dopo avermi salutato mi ha chiesto: “Come stai fenomeno?”. È stata una grandissima emozione".

Tevez e il gol più bello

Per Tevez l'esperienza in bianconero è stata breve, ma intensa: 96 partite giocate e 50 gol. L'argentino è stato tra i protagonisti indiscussi di una delle stagioni più entusiasmanti dell'ultimo decennio bianconero, il 2015, con Max Allegri in panchina. L'Apache non ha saputo invece scegliere il suo gol più bello, ma ha rivelato i due a cui è più legato:" Uno dei più importanti è stato quello col Borussia Dortmund, o quello col Parma. C’era mio papà alla stadio, lui che è sempre stato il mio primo tifoso e quando veniva a vedermi tornavo a essere il bambino che giocava nel quartiere”

Tevez: "La mia Juve aveva fame di vittorie"

Dai ricordi del campo ai rapporti con gli altri giocatori, Tevez non ha dubbi: "Il mio migliore amico era la squadra" - ha raccontato l'Apache che ha sottolineato quanto fosse forte il legame con i suoi compagni di squadra: "Eravamo tutti molto responsabili e avevamo tutti una grande fame di vittorie. Questo faceva sì che tutti ci trovassimo bene all’interno dello spogliatoio. E questa unità di intenti si traduceva sul campo. E la gente lo percepiva che eravamo una famiglia".

Tevez tra l'arrivo alla Juve e l'affetto dei tifosi

L'arrivo di Tevez alla Juve ha fatto sognare tantissimo i tifosi. Dopo gli anni al Manchester City, l'Apache ha scelto la Serie A, ma soprattutto il club bianconero. Una scelta di cui Tevez non si è mai pentito e che ricorda così: " L’affetto che in tifosi mi hanno dimostrato sin dal primo giorno. Il loro affetto e il loro sostegno erano quelli di cui avevo bisogno. E io in cambio ho dato tutto per loro. I tifosi mi sono rimasti sempre nel cuore, mi hanno subito capito e io avevo bisogno di questo per poter lasciare il segno".

Tevez sul Presidente Agnelli

"Sarò sempre grato alla Juve perché mi hanno sempre capito" - solo parole al miele per il club che ha creduto in lui e che l'ha voluto a tutti i costi. Della sua esperienza alla Juve, Tevez ha ricordato anche gli ultimi momenti, elogiando il comportamento del club: "La Juve è stata la squadra che quando ho detto che volevo tornare a casa per stare con la mia famiglia e i miei fratelli ha capito e non si è mai opposta alla mia decisione. E di questo li ringrazio". Oltre che per il suo vecchio club, Tevez ha speso belle parole anche per il Presidente Agnelli, a cui è rimasto molto legato: "Sono molto grato al Presidente Agnelli, un uomo di poche parole ma che tiene fede alle promesse". E a proposito delle promesse del Presidente, l'Apache ha anche raccontato un aneddotto sulla finale di Champions: " Mi ha detto che mi avrebbe accompagnato fino all’aereo se fossimo arrivati in finale di Champions League".

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