TORINO - Dopo un assaggio di Kaio Jorge (mandato in campo sabato negli ultimi cinque minuti del derby), adesso si attende solamente lui. Arthur, nello specifico, è l’unico del gruppo Juventus a non essersi ancora affacciato sul campo in maniera ufficiale. Per questo lavora a tappe sempre più vicine l’una all’altra, intensificando i carichi per recuperare la condizione migliore. È capitato anche ieri, primo dei tre giorni di riposo concessi da Massimiliano Allegri, dopo il successo della Juventus contro il Torino. Tutti tranquilli e per i fatti propri, tranne il brasiliano, che si è recato alla Continassa per allenarsi da solo. È il segnale di come voglia farsi trovare pronto alla ripresa del campionato, dopo la sosta per le Nazionali. Magari per una prima occasione già contro la Roma, nel posticipo di domenica 17 all’Allianz Stadium contro la lanciatissima Roma di José Mourinho.
Arthur, intervento obbligato
Allegri aveva fatto in tempo a conoscere Arthur e a salutarlo. Sotto i ferri il 16 luglio, passaggio obbligatorio per curare la dolorosa calcificazione della membrana tra perone e tibia della gamba destra. Un guaio che lo aveva limitato la passata stagione, una volta uscito anzitempo nel match casalingo contro l’Atalanta il 16 dicembre: il centrocampista aveva tentato invano di gestirlo con le terapie, fino ad arrendersi all’intervento per eliminare la calcificazione e per tornare a disposizione nel giro di tre mesi. Sabato è stato il giorno della prima convocazione (insieme con l’altro ex lungodegente Kaio Jorge) in occasione del derby. Solo panchina per lui, con la prospettiva di tornare utile dopo questa seconda sosta del campionato.
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