Le parti sono sempre più vicine. Miralem Pjanic inizia ad assaporare il suo ritorno a Torino, dopo che incontri e contatti hanno iniziato a volgere al bello. L’ultimo, mercoledì sera a Milano, ha visto il suo agente Fali Ramadani parlare con il direttore dell’area calcio juventina Federico Cherubini. Non è il primo colloquio nelle ultime settimane e ogni volta è stato compiuto un passo avanti. Siamo quindi giunti al punto in cui l’ultimo nodo da sciogliere è l’ingaggio di Miralem Pjanic, che attualmente percepisce 8,5 milioni dal Barcellona. Cifra che la Juventus vorrebbe limare, magari con un contributo del club balugrana. I catalani, al momento, non hanno questa intenzione e, oltretutto, nelle ultime 48 ore sono stati travolti dalla questione Messi. Ma Pjanic ha fiducia e il suo agente tesse con pazienza la tela di una trattativa che potrebbe avere il suo passaggio decisivo domenica a margine dell’amichevole fra Juventus e Barcellona per l’assegnazione del Trofeo Gamper in quella che sarà una celebrazione della nuova e consolidata amicizia fra i due club. La festa di bianconeri e blaugrana, infatti, vedrà per la prima volta anche le due squadre femminili contendersi il trofeo per una doppietta che occuperà il pomeriggio e la serata di domenica.
Juve e Barça, buoni rapporti
I rapporti fra Juventus e Barcellona sono buoni da qualche anno grazie a discorsi di mercato sempre molto distesi e rinforzati dalla vicenda Super League, che vede insieme a loro anche il Real Madrid. Il terzetto di società che è al centro di una disputa legale con l’Uefa, ma che sta cercando anche un dialogo proficuo con la massima istituzione calcistica europea, si sono parlate a lungo nell’ultimo periodo e, ovviamente, questo ha certamente reso anche il dialogo di mercato più fitto e produttivo. Su questa base, si può pensare che nel corso del weekend, Juventus e Barcellona possano trovare una quadra su Pjanic, magari con l’aiuto dello stesso regista bosniaco, finito anche oltre i margini del progetto tecnico di Ronald Koeman, tecnico del Barça. Nella scorsa stagione è stato utilizzato pochissimo, spesso nei minuti finali delle partite e nemmeno quelle più importanti. Tra i due non è scoccata la scintilla e così l’operazione di mercato, che i due club avevano progettato ben prima dell’avvento dell’olandese sulla panchina blaugrana, si è rivalata disastrosa sotto il profilo tecnico.
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