TORINO - Ricordate la bolgia di antoniocontiana memoria? Lo spirito dell’Allianz Stadium pieno, quello che metteva in imbarazzo le avversarie, manca alla Juventus in questi mesi di lockdown: una sensazione vissuta alla ripresa del campionato, dopo lo stop imposto dal primo affondo della pandemia, e aumentata nella nuova stagione. Per carità, i bianconeri hanno giocato poche volte in casa. Questa sera, contro il Cagliari, sarà la terza apparizione soltanto in campionato, in realtà la seconda visto che il match del 4 ottobre contro il Napoli non si è giocato per il mancato arrivo degli avversari a Torino. E in Champions League i bianconeri hanno disputato una gara del girone. Ma i risultati non sono stati esaltanti perché, dopo il 3-0 alla Sampdoria alla prima giornata, il 20 settembre, sono arrivati l’1-1 contro il Verona e il ko per 2-0 contro il Barcellona.
Il vuoto sugli spalti influisce, cambiando l’atteggiamento con cui le squadre scendono in campo. Lo ha spiegato ieri Andrea Pirlo: «Non c’è più questo senso un po' di paura, soprattutto tra le squadre più piccole, di andare allo Juventus Stadium o a San Siro, quando c’erano una grande atmosfera e un po’ di pressione. Si è ribaltato tutto, però siamo in un periodo particolare e siamo già abituati a fare questo tipo di partite». Un Allianz Stadium da ritrovare sotto il profilo dei risultati - soprattutto in questo periodo in cui il calendario proporrà a Torino sei delle dieci gare in programma fino alla fine dell’anno - e in attesa di rivedere finalmente, un giorno, anche i tifosi.