TORINO - Cristiano Ronaldo l’aveva immaginato come il giorno del grande ritorno e della sfida mondiale con l’eterno rivale Leo Messi. Alla fine, invece, di planetaria c’è stata soltanto la bufera scatenata da un suo post sui social, poi rimosso. «PCR is bullshit», ha scritto il 35enne portoghese. Il PCR, ossia il test per verificare la presenza del Covid. Averlo definito una cavolata (traducendolo alla leggera), visto quanto sta succedendo nel mondo, è uno scivolone non da CR7 e, infatti, il numero 7 juventino ha capito in fretta di aver sbagliato. Un post uscito male, soprattutto perché Cristiano Ronaldo non ce l’aveva tanto con il tampone in sé, quanto con l’esito del suo ultimo test, quello che non gli ha permesso di affrontare il Barcellona ieri sera. Cristiano puntava il match contro i blaugrana dal 13 ottobre, giorno in cui è risultato positivo nel ritiro del Portogallo. Essersi perso la sfida delle sfide è bruciato parecchio, a CR7, rimasto sempre asintomatico in questi quindici giorni. A confermare quanto abbia rosicato Ronaldo nelle ultime ore è stato anche Pavel Nedved, che ha un ottimo rapporto col campione e in questi giorni lo ha sentito spesso: «Cristiano, sentendosi bene, - ha detto il vicepresidente della Juventus a Sky Sport - vorrebbe spaccare il mondo e non saltare partite così».