TORINO - L’alternanza dei moduli sarà una caratteristica fondante della nuova Juventus, ma ad Andrea Pirlo non basta. Conterà anche saper sfruttare in toto le qualità dei protagonisti, compreso chi per svariate ragioni non è reduce da una stagione indimenticabile. Prendete Federico Bernardeschi: sa lui, per primo, che nell’unica annata con Maurizio Sarri ha denotato una certa discontinuità di rendimento. Pirlo, al netto delle svolte del mercato, sta coltivando un’idea che presto metterà in pratica: l’esterno di Carrara sarà testato alla Continassa da quinto di centrocampo nel 3-5-2.
Obiettivo palese: trovare un’alternativa a Juan Cuadrado e Alex Sandro, ma soprattutto capire se il 26enne ora impegnato con la Nazionale possa svolgere appieno il lavoro di stantuffo a tutta fascia. Il modello, tra i tanti, è ben noto al tecnico bianconero: Gianluca Zambrotta. Eventuali dubbi sulla tenuta di Bernardeschi in quella posizione potrebbero essere spazzati via semplicemente scorrendo la carriera del giocatore. Due esempi: nel corso del biennio vissuto con Paulo Sousa in panchina a Firenze.
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