“Sono positivo”, due parole molto ricorrenti in un periodo in cui il contagio da Coronavirus sta dilagando in Italia e nel mondo. Blaise Matuidi ha voluto andare oltre e utilizzarle per spiegare in quale maniera sta affrontando, dopo che il test gli ha confermato di aver contratto il Covid 19, questo momento particolare della sua vita. E quelle due parole evidenziano lo spirito da combattente, lo stesso che il campione del mondo francese ha sempre messo in campo.[…]
Il video
E poi c’è il video di Paul Pogba che, con addosso la maglia bianconera numero 14, quella di Matuidi, si allena su un campetto sintetico improvvisato nel salone di casa, ironicamente ribattezzato Quarantine PP Arena, aperto 24 ore al giorno per sette giorni. A vedere quelle immagini, scatti e i dribbling con scarpe e ciabatte al posto dei coni, molti tifosi della Juventus hanno esultato pensando a un ritorno, quest’estate, del Polpo a Torino, nel club che lo vuole a tutti i costi e che è rimasto nel cuore del francese. Pogba, però, mette subito le mani avanti, consapevole che la scelta della maglia bianconera avrebbe scatenato più di una fantasia nel popolo juventino. «Lo so - precisa - che i più sfacciati parleranno della casacca della Juventus ma sto solo supportando i miei amici: tutto qui, niente di più». Insomma, la divisa sarebbe soltanto un segno di affetto e vicinanza all’Italia e ai suoi ex compagni, non il segnale di una scelta quando - e se - lascerà il Manchester United. «Voglio sostenere i miei amici Blaise Matuidi ed Albin Ekdal, e tutti gli atleti e le persone nel mondo. Siate forti, state a casa e in salute».
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