TORINO - Il mantra del presidente Andrea Agnelli è cosa nota: «Vogliamo portare nuovi Cristiano Ronaldo alla Juve, ma con dieci anni di meno». In soldoni: giocatori forti e dall’impatto social-mediatico così importante per convincere le aziende a sottoscrivere ricchi contratti commerciali. Il fatto è che i bianconeri potrebbero aver allevato in casa il nuovo CR7. E con ben più di dieci anni di meno. Lui, Moise Kean, sta studiando per seguire questa traiettoria, come ha confessato dopo aver segnato la rete da tre punti sabato contro l’Empoli: «Tengo i piedi per terra, come dice Allegri, ma un giorno spero di essere come Cristiano o Messi: potrei farcela, con il lavoro».
ASSE IN BIANCONERO - Una crescita, quella di Kean, che la Juventus sta seguendo con attenzione. E non solo lei. Il centravanti neo 19enne da un mese sta maturando a vista d’occhio ed è logico che grandi realtà lo tengano sott’osservazione. Anche perché Kean, come si sa, ha un contratto in scadenza nel 2020 e da mesi sta trattando il rinnovo con la società. Una vicenda di cui si occupa Mino Raiola, uno che con la Juventus ha in essere altri discorsi (Matthijs De Ligt e Paul Pogba su tutti) e uno che nel club bianconero ha una solida controparte in Pavel Nedved. Un asse su cui si deciderà il futuro del centravanti ivoriano nato a Vercelli e italianissimo a tutti gli effetti. La Juventus non può concedersi il lusso di perdere un giocatore con un futuro che si prospetta importante, un lusso che passa da un prolungamento del contratto fino al 2024 e da un ritocco verso l’alto dell’ingaggio, oggi di 550.000 euro netti.
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Da Nicolussi a Chibozo: ecco i possibili Kean del futuro | FOTO