TORINO - È un Ronaldo nuovo quello che ha contribuito in modo sostanziale a creare una nuova Juventus. In Spagna, dove si erano abituati a contare i suoi gol con le tabelle di Excel, quasi non lo riconoscono, ma a Torino sono esaltati dal contributo di CR7, non tutto visibile a occhio nudo. La Juventus, paradossalmente, più che dei gol di Cristiano, aveva molto più bisogno della sua mentalità e del suo spirito. La Juventus sicura di sé che ha dominato all’Old Trafford con una prestazione autorevole e per nulla timorosa è figlia di Ronaldo e del suo modo di allenarsi e di affrontare le partite di Champions League. Il portoghese infonde nei compagni la consapevolezza della loro forza con la sua sola presenza, quasi che averlo in squadra cancelli la timidezza che talvolta colpiva la Juventus in Europa. E questo fa una grande differenza soprattutto in trasferta, soprattutto in stadi mostruosi come l’Old Trafford, soprattutto contro avversari che potevano intimorire con il loro DNA internazionale. E anche in allenamento, Ronaldo ha alzato il livello della Juventus. Non mancavano i campioni nella rosa juventina, ma ora con l’esempio di CR7 sono spinti a dare di più, a non accontentarsi mai del traguardo raggiunto, ma anzi di essere smaniosi di spostare più in là il proprio limite.