TORINO - Cristiano Ronaldo passa all'attacco, situazione piuttosto comune per lui, anche se questa volta dovrà farlo lontano da un campo e dalla porta avversaria dove sa essere devastante. Ronaldo passa all'attacco e curiosamente lo fa per difendersi. Difendersi dalle infamanti accuse che stanno aleggiando intorno al suo personaggio pubblico. Accuse contro le quali si scaglieranno i suoi legali nei prossimi giorni con una vera e propria contraerea mediatica. L'obiettivo è smontare l'idea che Cristiano Ronaldo abbia stuprato Kathryn Mayorga nella notte del 13 giugno 2009 in un lussuoso albergo di Las Vegas.
Il premier portoghese difende Ronaldo: «Non ci sono prove»
È il primo passaggio di un battaglia che - in attesa di sviluppi penali (al momento non ce ne sono) e della causa civile (quella intentata dalla Mayorga per avere 200mila dollari in più rispetto ai 375mila incassati nel 2009) - si combatte sul terreno dell'immagine di Cristiano Ronaldo, ovvero quanto di più prezioso possiede CR7, alla pari del suo immenso talento calcistico. Ogni giorno che passa, anche solo la circolazione del dubbio che il più forte calciatore del mondo possa essere uno stupratore rappresenta un danno inaccettabile per il giocatore e il suo entourage e il rischio che inneschi altri casi (vedi quello emerso nella serata di ieri in Inghilterra). Ecco perché ora partirà il contrattacco, ecco come lo farà...