Pagina 1 | Lautaro incoronato da Mazzola: “Me gusta! Presto mi supererà”

MILANO - Capitano e bomber dei campioni d’Italia. Match winner della trasferta di Roma. Primo marcatore della storia dell’Inter, almeno tra i calciatori stranieri. Il destro vincente di Lautaro Martinez contro la Roma non ha solo portato tre punti risolutori ai nerazzurri, ma ha permesso anche all’argentino di agganciare Istvan Nyers in vetta alla speciale graduatoria dei goleador interisti non italiani: 133 reti in 183 presenze per l’ungherese, le stesse marcature, ma con 291 gettoni per l’argentino, che adesso punta ancora più alto. L’ex Racing infatti è al settimo posto (a pari merito) nella classifica di tutti i tempi delle punte più prolifiche dell’Inter, a sole dieci lunghezze da Benito Lorenzi (arrivato a 143) e meno 29 dal quarto posto, occupato da Luigi Cevenini III e da Sandro Mazzola, capaci nei loro trascorsi nerazzurri di realizzare 162 centri, in tutte le competizione, contro i propri avversari e con la casacca nerazzurra.

Le parole di Mazzola

«Me gusta! Me gusta! È un grande attaccante, ma anche un ragazzo che ci tiene all’Inter – assicura proprio Mazzola -. Credo proprio che mi supererà presto. E va benissimo così. Si tratta dell’attuale fuoriclasse della squadra di Inzaghi, per me merita di anche di competere per vincere il Pallone d’oro. Se potrà portare l’Inter al trionfo in campionato e in Champions League? Certo!!! Certo!!! Certo!!! È un grande giocatore e può essere determinante per i nerazzurri». Sul terzo posto del gradino degli attaccanti interisti, Roberto Boninsegna (fermo a 171), mentre al secondo posto di questa speciale classifica ecco Alessandro “Spillo” Altobelli. Anche il classe ‘55 spende parole al miele per il giocatore sudamericano: «Ho sentito dei giudizi su Lautaro di cui, diciamo, ci sarebbe da parlare, affinché possano essere rivisti. Io però non mi sono mai sbagliato su di lui, visto che avevo detto si trattasse di uno dei più forti attaccanti giunti in Italia e all’Inter. Sicuramente ora è anche tra le punte migliore d’Europa. È pure un uomo squadra, uno che si fa voler bene dai propri compagni. Anzi, lui mette proprio al primo posto loro, i compagni, la squadra, solo dopo pensa a certe soddisfazioni personali – la convinzione di Altobelli -. È un grande capitano che penso possa essere l’unico oggigiorno che mi possa raggiungere e poi superare con i gol segnati per l’Inter. Lautaro è a 133, io mi sono fermato a 209. Tempo fa ci siamo incrociati e proprio di questo gli avevo parlato, lo avevo stuzzicato proprio su questa cosa qui, facendogli i complimenti e dicendogli che mi avrebbe preso. È un giocatore attaccato alla maglia, che vuole solo l’Inter, che non guarda l’estero, il simbolo dei nerazzurri di oggi. Se sono geloso che mi possa rubare il secondo posto? No, almeno poi lo scrivete sui giornali e parlate anche dei mei di numeri (ride, ndr). Battute a parte penso davvero che possa farcela, è un grande bomber. Certo, ai miei tempi probabilmente era più difficile segnare. Sa, io ogni partita avevo un marcatore fisso, il calcio degli anni ’80 era diverso, credo fosse maggiormente complicato segnare. Però Lautaro gioca adesso e oggi sta facendo vedere di saper fare benissimo il suo mestiere di goleador per l’Inter».

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Lautaro, parla Serena

Discorso ribadito anche da Aldo Serena, che con i suoi 78 centri con i nerazzurri rientra nella top 15 tra i bomber del club di Viale della Liberazione: «Lautaro ha le stigmate del campione. Ci mette la faccia da vero capitano quando serve, ma non è mai eccessivo nelle sue manifestazioni fuori dal campo. È completo, ha tiro, destro e sinistro. Ha gambe potenti, sta migliorando anche molto nel colpo di testa e quindi è un punto di riferimento per la squadra, sia in campo, che fuori – la sottolineatura di Serena -. Non sbaglia mai le parole, è sempre attento, è giustamente tra i candidati al Pallone d’oro perché ci vogliono degli esempi positivi per i ragazzi di oggi. E lui lo è sicuramente».

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MILANO - Capitano e bomber dei campioni d’Italia. Match winner della trasferta di Roma. Primo marcatore della storia dell’Inter, almeno tra i calciatori stranieri. Il destro vincente di Lautaro Martinez contro la Roma non ha solo portato tre punti risolutori ai nerazzurri, ma ha permesso anche all’argentino di agganciare Istvan Nyers in vetta alla speciale graduatoria dei goleador interisti non italiani: 133 reti in 183 presenze per l’ungherese, le stesse marcature, ma con 291 gettoni per l’argentino, che adesso punta ancora più alto. L’ex Racing infatti è al settimo posto (a pari merito) nella classifica di tutti i tempi delle punte più prolifiche dell’Inter, a sole dieci lunghezze da Benito Lorenzi (arrivato a 143) e meno 29 dal quarto posto, occupato da Luigi Cevenini III e da Sandro Mazzola, capaci nei loro trascorsi nerazzurri di realizzare 162 centri, in tutte le competizione, contro i propri avversari e con la casacca nerazzurra.

Le parole di Mazzola

«Me gusta! Me gusta! È un grande attaccante, ma anche un ragazzo che ci tiene all’Inter – assicura proprio Mazzola -. Credo proprio che mi supererà presto. E va benissimo così. Si tratta dell’attuale fuoriclasse della squadra di Inzaghi, per me merita di anche di competere per vincere il Pallone d’oro. Se potrà portare l’Inter al trionfo in campionato e in Champions League? Certo!!! Certo!!! Certo!!! È un grande giocatore e può essere determinante per i nerazzurri». Sul terzo posto del gradino degli attaccanti interisti, Roberto Boninsegna (fermo a 171), mentre al secondo posto di questa speciale classifica ecco Alessandro “Spillo” Altobelli. Anche il classe ‘55 spende parole al miele per il giocatore sudamericano: «Ho sentito dei giudizi su Lautaro di cui, diciamo, ci sarebbe da parlare, affinché possano essere rivisti. Io però non mi sono mai sbagliato su di lui, visto che avevo detto si trattasse di uno dei più forti attaccanti giunti in Italia e all’Inter. Sicuramente ora è anche tra le punte migliore d’Europa. È pure un uomo squadra, uno che si fa voler bene dai propri compagni. Anzi, lui mette proprio al primo posto loro, i compagni, la squadra, solo dopo pensa a certe soddisfazioni personali – la convinzione di Altobelli -. È un grande capitano che penso possa essere l’unico oggigiorno che mi possa raggiungere e poi superare con i gol segnati per l’Inter. Lautaro è a 133, io mi sono fermato a 209. Tempo fa ci siamo incrociati e proprio di questo gli avevo parlato, lo avevo stuzzicato proprio su questa cosa qui, facendogli i complimenti e dicendogli che mi avrebbe preso. È un giocatore attaccato alla maglia, che vuole solo l’Inter, che non guarda l’estero, il simbolo dei nerazzurri di oggi. Se sono geloso che mi possa rubare il secondo posto? No, almeno poi lo scrivete sui giornali e parlate anche dei mei di numeri (ride, ndr). Battute a parte penso davvero che possa farcela, è un grande bomber. Certo, ai miei tempi probabilmente era più difficile segnare. Sa, io ogni partita avevo un marcatore fisso, il calcio degli anni ’80 era diverso, credo fosse maggiormente complicato segnare. Però Lautaro gioca adesso e oggi sta facendo vedere di saper fare benissimo il suo mestiere di goleador per l’Inter».

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