Derby "guerra etnica" e Casapound: nuovo capo in curva Inter dopo l'omicidio

Vari Daspo e precedenti legati ad armi, guida senza patente, resistenza a pubblico ufficiale e reati contro la persona: leader nella scia dei predecessori. Il business del tifo e la criminalità, le indagini e i legami svelati
Derby "guerra etnica" e Casapound: nuovo capo in curva Inter dopo l'omicidio

Prima riunione della Curva Nord dell'Inter dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca della Ndrangheta e nel direttivo del tifo, per il quale è finito in carcere l'ex capo ultras Andrea Beretta. I tifosi si sono trovati alle 21.30 al baretto nei pressi dello stadio di San Siro a Milano, come aveva preannunciato nei giorni scorsi sui suoi profili social lo storico leader Nino Ciccarelli. All'incontro erano presenti circa 200 persone. Il nuovo capo ultras Renato Bosetti, 54 anni e fondatore degli Old Fans, ha fornito i dettagli della trasferta di domenica prossima per la partita Monza-Inter. Lo striscione, hanno fatto sapere, cambia da 'Curva Nord Milano' a 'Curva Nord'. Nessun commento in merito alla morte del 36enne Bellocco.

Renato Bosetti nuovo capo della Curva Nord

Di lunga militanza Renato Bosetti è il fondatore degli Old Fans. Prima ancora, è stato per tantissimi anni uno dei responsabili degli Ultras 1975, uno dei cinque gruppi storici “assorbiti” dall’unica sigla “Curva Nord Milano 1969”, imposta sotto la gestione Beretta e Ferdico. Bosetti prende di fatto il posto di quest'ultimo, da un paio di anni portavoce della Curva Nord e molto amico di Bellocco e Beretta, che resterà nel direttivo della curva ma non sarà più lui la voce della stessa. Bosetti, 54 anni compiuti, deve tenere unito un movimento che potrebbe perdere numeri e compattezza, alla luce dei fatti dei recenti fatti di cronaca e delle inchieste della Procura di Milano, precedenti anche il delitto di Cernusco.

Quanto al curriculum “extra-stadio”, Bosetti “vanta” vari Daspo e qualche precedente di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente, reati contro la persona e armi. La sua voce è finita anche in alcune intercettazioni mentre parlava con Andrea Beretta dei business della curva. "L'importante ora è solo sostenere la nostra maglia", il messaggio mandato da Bosetti alla vigilia delle trasferte di Monza e Manchester e del derby del 22 settembre con il Milan con le attesissime coreografie. Bosetti ha dalla sua anche un precedente politico: nel 2018 ha ottenuto 85 preferenze in Lombardia come candidato di Casapound. Su Facebook anche frasi del tipo "Guerra etnica" parlando del derby Inter-Milan.

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Biglietti, abbonamenti e profitti extra

Una fotografia delle attività svolte nella curva nerazzurra arriva dalla gestione dei biglietti. Le tessere da abbonamento acquistate a nome degli ultrà e poi utilizzate per far entrare allo stadio altri spettatori, le pressioni sugli steward per chiudere un occhio e le telefonate ad alcuni dirigenti della società per imporre i loro metodi. Il tutto per massimizzare i profitti. Nel 2019 un’indagine degli agenti della Digos, partita dalla morte di Daniele Belardinelli la sera di Santo Stefano del 2018 durante gli scontri con gli ultrà napoletani in via Novara, si concentra sull’indotto che fa gola ai leader della Nord. Le indagini, interrotte con lo stop alle partite causa Covid, avevano portato a ipotizzare l’esistenza di un’associazione a delinquere con struttura vertistica e ruoli chiari.

L'organizzazione della Curva

Vittorio Boiocchi, uscito di galera dopo 26 anni, si era ripreso il comando del gruppo. A conferma una intercettazione di Andrea Beretta con un altro esponente di spicco: "A voi non vi stavano bene le cose, ve la prendevate voi la Curva... tutti voi, no? E li sbaragliavate... ma siamo andati io e il vecchio (Boiocchi, ndr), perciò gli ordini li dovete prendere da me e dal vecchio, da nessun altro, punto". Il business veniva generato dall'acquisto di notevoli quantità di abbonamenti da parte della curva, poi rivenduti a prezzi maggiorati per il guadagno extra. Stesso discorso con i biglietti, soprattutto quelli di punta (quelli di Champions i più ambiti) come emerso da altre telefonate di Beretta: "Li vendiamo da paura se vinciamo contro lo Slavia e il Barcellona batte il Dortmund. Tu mi devi agevolare, nel senso mi fai prendere 100 biglietti, ti do 100 nominativi... diventa una bomba a orologeria se succede così". Il tutto possibile grazie a pressioni su rivenditori, steward e sul mondo che ruota attorno alla Curva Nord.

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Di lunga militanza Renato Bosetti è il fondatore degli Old Fans. Prima ancora, è stato per tantissimi anni uno dei responsabili degli Ultras 1975, uno dei cinque gruppi storici “assorbiti” dall’unica sigla “Curva Nord Milano 1969”, imposta sotto la gestione Beretta e Ferdico. Bosetti prende di fatto il posto di quest'ultimo, da un paio di anni portavoce della Curva Nord e molto amico di Bellocco e Beretta, che resterà nel direttivo della curva ma non sarà più lui la voce della stessa. Bosetti, 54 anni compiuti, deve tenere unito un movimento che potrebbe perdere numeri e compattezza, alla luce dei fatti dei recenti fatti di cronaca e delle inchieste della Procura di Milano, precedenti anche il delitto di Cernusco.

Quanto al curriculum “extra-stadio”, Bosetti “vanta” vari Daspo e qualche precedente di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente, reati contro la persona e armi. La sua voce è finita anche in alcune intercettazioni mentre parlava con Andrea Beretta dei business della curva. "L'importante ora è solo sostenere la nostra maglia", il messaggio mandato da Bosetti alla vigilia delle trasferte di Monza e Manchester e del derby del 22 settembre con il Milan con le attesissime coreografie. Bosetti ha dalla sua anche un precedente politico: nel 2018 ha ottenuto 85 preferenze in Lombardia come candidato di Casapound. Su Facebook anche frasi del tipo "Guerra etnica" parlando del derby Inter-Milan.

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