Tra Inter e Commisso sempre storie tese

Marotta e Antonello rispondono al patron viola: “Il club ha sempre rispettato le regole e continuerà a farlo”

FIRENZE -  LInter ha sempre rispettato le regole e sempre lo farà. Dal presidente Giuseppe Marotta all’amministratore delegato Alessandro Antonello arriva la replica a Rocco Commisso. Senza alzare la voce o voler inasprire ulteriormente il clima, solo per difendere l’operato della società davanti alle ennesime frecciate del presidente della Fiorentina. "Ho molto rispetto per Commisso – risponde Marotta ieri a Coverciano per ritirare il Premio nazionale “Nereo Rocco” per lo sport organizzato dalla Settignanese – ma l’Inter adempie a tutti quelli che sono i doveri e i criteri finanziari ed economici che Uefa e Federazione ci impongono di rispettare". Toni pacati ma decisi, per replicare alle esternazioni (non nuove) del patron viola rilasciate alla Gazzetta dello sport. Ancora più asciutto ma altrettanto deciso l’ad Antonello che a margine dell’assemblea di Lega rimarca: "L’Inter ha sempre rispettato le regole e continuerà a farlo". Altro non c’è da aggiungere.   

Le parole di Commisso

Ma cosa ha detto o meglio ribadito Commisso: "In questi anni certi club hanno vinto grazie a situazioni debitorie assurde che li hanno portati quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti...Mi chiedo ancora se chi ha vinto in questi anni poteva essere iscritto al campionato. Zhang? Non si sa più dov’è. Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Ho sempre fiducia nel calcio italiano ma non ho visto miglioramenti a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subìto una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono state mai penalizzate, non si è voluto intervenire". Una crociata iniziata dal patron viola da tempo – nell’autunno 2021 tuonò durante il Bussines of sport summit organizzato dal Financial Times: "In Italia le regole non valgono per tutti, questo ha falsato la classifica, l’Inter andava penalizzata" - e che continua a portare avanti. Il club nerazzurro, sentitosi chiamato in causa, ha sempre replicato, così ha fatto ieri. Ma a tenere banco c’è anche il campionato appena agli inizi in cui l’Inter campione d’Italia è appaiata in testa con Juve, Torino e Udinese, segno che ci sarà da lottare. "La griglia per lo scudetto è la stessa da anni, ci sono le solite squadre a cui – dice Marotta - aggiungo anche l’Atalanta: merita un riconoscimento per quel che ha fatto in questi anni e per la posizione acquisita a livello nazionale ed europeo". Poi un pensiero sulla Nazionale ("Ho fiducia in questo gruppo, l’allenatore può portarlo lontano") e uno sulla ‘commissione dei saggi’ proposta da Gabriele Gravina: "Sarà operativa a breve ma con uno spirito consultivo e non esecutivo, seguendo le linee della Federazione e del presidente. Il nostro vuol essere un apporto di esperienza verso il movimento calcistico italiano perché è giusto che si possa sentire la voce degli addetti ai lavori dei club". E la questione stadio? "Ci vedremo con il sindaco a giorni – annuncia Antonello -. Possibilità di rimanere a San Siro? Per ora non ci sono risposte certe". Al contrario della replica al patron viola.

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