Inzaghi, altro capolavoro: Thuram trasformato, ora fa anche il Lautaro

Da giocatore più di movimento per favorire l'argentino ad autentico bomber d'area: ora segna in ogni maniera

Una doppietta spettacolare e raffinata a Marassi col Genoa. Una doppietta da rapace d’area a San Siro con l’Atalanta. Nel giro di due settimane Marcus Thuram ha esibito un altro passo in avanti della sua crescita continua. Contro i bergamaschi l’attaccante francese ha fatto vedere di avere colmato una lacuna che in tanti gli attribuivano al momento del suo arrivo in Italia: la mancanza di cattiveria sotto porta per segnare i classici gol sporchi, prerogativa di ogni attaccante completo. Tikus aveva già infarcito la sua prima stagione nerazzurra di prodezze, a partire dalla magnifica rete nel derby di andata dello scorso campionato. Venerdì sera, invece, ha rifilato ai bergamaschi una doppia zampata, prima infilandosi in mezzo a tre avversari e chiudendo con un tocco furbo (3-0), poi anticipando tutti con un’astuta puntata (4-0). Quei fotogrammi condensano i miglioramenti di Thuram. Frutto del suo impegno quotidiano che, unito a un forte senso di volontà, permette al 27enne transalpino di imparare senza sosta. È una specificità dei giocatori intelligenti, predisposti ad assorbire gli insegnamenti con conseguenze visibili a tutti sul campo.

Thuram, Ausilio ci ha visto lungo

In questo percorso virtuoso è stato protagonista Simone Inzaghi che, da ex centravanti, ha trasferito nozioni molto utili. L’allenatore nerazzurro ha chiesto anche un piccolo sacrificio a Thuram durante l’estate: "L’ho chiamato per dirgli se poteva tornare prima quando Taremi ha accusato un problema fisico. Gli ho detto che avevamo bisogno di lui e Marcus è rientrato due giorni prima dalle vacanze". La progressione di questi primi 14 mesi nerazzurri è stata la naturale evoluzione di una visione cominciata prima ancora dell’arrivo alla Pinetina. Il d.s. nerazzurro Piero Ausilio aveva pronosticato a Marcus un avvenire da attaccante puro fin da quando lo aveva osservato nel Borussia Moenchengladbach. Con la squadra tedesca il ruolo di Thuram era quello di ala destra in un tridente. Ausilio aveva subito intravisto un futuro diverso. Anche in questo modo ha convinto il giocatore a scegliere l’Inter rispetto ad altre destinazioni, in particolare il Milan (al di là del discorso delle commissioni, indigeste ai dirigenti rossoneri).

Le parole di Deschamps su Marcus Thuram

A proposito dei rivali cittadini, il calendario di Champions League, stilato ieri dall’Uefa, ha disegnato una marcia di avvicinamento più difficoltosa per i nerazzurri alla stracittadina del 22 settembre. Il Milan giocherà martedì in casa col Real Madrid, i Campioni d’Italia debutteranno mercoledì a Manchester col City. Thuram ha sposato in pieno il ragionamento di Ausilio perché voleva diventare più attaccante. Un cammino che ha vissuto una nuova tappa con la doppietta all’Atalanta. Ora resta un altro gradino da salire: convincere la Francia, visto che Marcus fatica a lasciare il segno con la Nazionale. Il Ct Didier Deschamps, Campione del Mondo insieme a papà Lilian nel 1998, gli infonde autostima: "Marcus ha fatto un Europeo meno convincente rispetto alla stagione con l'Inter, ma non cambio idea su quello che è in grado di fare – ha detto nei giorni scorsi – anche per lui ci sono tappe da superare. Ha già fatto il salto di qualità con l'Inter. Ne restano altri perché bisogna confermarsi rispetto a obiettivi sempre più elevati". La voglia di migliorare non manca a Thuram.

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