Correa, l’esubero che piace a Inzaghi

Resterà escluso dalla lista Champions, ma per per l’allenatore in campionato può tornare molto utile nelle rotazioni d’attacco
Correa, l’esubero che piace a Inzaghi© Getty Images

MILANO - Con l’arrivo di Tomas Palacios  il mercato in entrata dell’Inter è terminato al 99% (mai darlo per chiuso soprattutto a cinque giorni dal gong finale). Il presidente Marotta, il ds Ausilio e il suo vice Baccin vivranno tendenzialmente una settimana tranquilla. Oggi definiranno l’acquisto del giovane difensore argentino e poi sistemeranno in uscita i giovani Fontanarosa (andrà in prestito alla Reggiana) e Salcedo. Rimane però un rebus da risolvere e riguarda Joaquin Correa. Dato per scontato che Marko Arnautovic resterà alla Pinetina, l’argentino invece è, numericamente parlando, un esubero. Almeno per quello che riguarda la compilazione della lista Champions, dove l’Inter, nel caso l’organico rimanga quello attuale, dovrà escludere due giocatori della prima squadra potendo inserire solo 23 giocatori sui 25 previsti (colpa dei pochi elementi cresciuti nel proprio vivaio, ovvero solo due su quattro, Dimarco e il terzo portiere Di Gennaro).

I candidati, ovviamente, sono l’infortunato Buchanan (tornerà fra fine ottobre e inizio novembre) e appunto Correa. Lo scenario per il “Tucu” cambia però in campionato, dove grazie al regolamento differente per quanto concerne l’iscrizione dei giocatori - per esempio i nati dopo il primo gennaio 2002 possono essere illimitati (dunque Asllani e Palacios non toglieranno il posto a nessuno) -, l’argentino potrebbe trovare spazio nella lista di Inzaghi. Ovviamente Correa rimane un giocatore in uscita e il club spera di trovare una sistemazione, se non in questa settimana, magari in quelle successive visto che alcuni mercati chiuderanno più avanti: in Belgio per esempio il 6 settembre, in Turchia il 13 e in Arabia addirittura il 6 ottobre. Insomma, tempo per piazzare Correa ce n’è, però quanto accaduto da giugno a oggi fa capire come non sia così facile trovare una sistemazione a un giocatore che a bilancio pesa ancora per circa 7 milioni (erano 8.5 il 30 giugno, ma due mesi sono già stati ammortizzati) e che ha un ingaggio netto di 3.5 milioni. Correa in estate è stato sondato da club turchi e arabi, River Plate, Aek Atene, Lazio e Siviglia. Nelle ultime settimane è stato proposto anche al Genoa e alla Roma.

Nulla, però, si è concretizzato e il “Tucu” ha finito per svolgere tutta la preparazione ad Appiano, giocando tutte le amichevoli, seppur senza mai convincere (con i tifosi nerazzurri che lo hanno pure fischiato). Dunque tutti al lavoro per sistemare Correa e creare lo spazio per una possibile operazione last-minute a fine mercato o in ottica gennaio? In verità qualcuno che lo terrebbe volentieri con sé, proprio per avere una carta in più in campionato, è Inzaghi, suo storico estimatore. In fondo con un attaccante in più, le rotazioni sarebbero salvaguardate anche a fronte di qualche infortunio, come quello leggero agli adduttori che ha tenuto fuori Lautaro Martinez dalla sfida col Lecce: a tal proposito, ieri il capitano si è allenato a parte e fra oggi e domani si capirà meglio se potrà recuperare per l’Atalanta venerdì. Inzaghi sabato notte su Correa è stato diretto: «Se sarei contento della sua permanenza come quinta punta? Assolutamente sì, Correa è un giocatore che conosco da tantissimo tempo e sta lavorando molto bene». Dunque ancora cinque giorni, o forse di più, per risolvere il rebus Correa: resterà per completare il reparto offensivo facendo felice Inzaghi (che sarebbe contento anche con un altro quinto attaccante, va detto) o dirà definitivamente addio all’Inter dopo diverse stagioni deludenti?
 

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