Inter, allarme Taremi: Inzaghi vota per la punta. Bisseck a sinistra

Il rientro anticipato di Lautaro mette solo una pezza in vista dell'esordio in campionato: troppe incognite in attacco

MILANO - Se ci fosse da andare alle urne per un ballottaggio tra vice-Bastoni e quinta punta, Simone Inzaghi voterebbe sicuramente per avere un attaccante in più. L’infortunio di Mehdi Taremi (che, va detto, mai aveva avuto al Porto un problema muscolare negli ultimi tre anni), ha fatto suonare il campanello d’allarme. Per un paio di ottimi motivi: in primis fresco è il ricordo dei due guai muscolari importanti patiti da Marko Arnautovic nell’ultima stagione; inoltre, alle spalle di Lautaro e Thuram ci sono due attaccanti dalle caratteristiche troppo simili per permettere all’allenatore di trovare a partita in corso soluzioni per sparigliare le carte (servirebbe una seconda punta in grado di agire anche da trequartista, per passare al 3-4-1-2). Al contrario, per il ruolo di “braccetto mancino” - al netto del fatto che Buchanan tornerà a fine ottobre, bruciando i tempi rispetto a quanto inizialmente previsto - oltre ai soliti noti alle spalle di Bastoni (Acerbi, Carlos Augusto, Darmian e, all’occorrenza pure Dimarco: tutti già ampiamente testati in quel ruolo) Inzaghi sta provando con costanza in allenamento Bisseck e, da quanto filtra, pure con buone risposte tanto che non ci sarebbe da stupirsi di vederlo piazzato lì in uno degli ultimi test prima dell’inizio del campionato.

E domani arriva Lautaro

A proposito di campionato: il ritorno anticipato di Lautaro dalle ferie (il capitano domani è atteso alla Pinetina) rende tutti più ottimisti in ottica Genova (molto difficile recuperare Taremi per quella partita, più facile pensarlo in panchina col Lecce). Il problema, come sottolineato, è ragionare in prospettiva con una Serie A che si annuncia molto più complicata rispetto alla precedente e una Champions extralarge. Per questo motivo è affiorata l’idea di una trattativa con protagonisti Frattesi (che all’Inter chiede più spazio) e Chiesa (che alla Juve è fuori dai piani) ma il discorso - al netto di come andrà a finire questa vicenda - resta molto a cuore a Inzaghi. C’è quindi da aspettarsi che l’Inter sia alquanto vigile sulle possibili occasioni che può offrire il mercato nella sua fase finale, compreso quel Pinamonti che finora è sempre stato scartato: svanito Bonazzoli, è l’unico attaccante di livello che può essere aggiunto alla lista Uefa senza bisogno di toglierne altri ed è in uscita dal Sassuolo: anche per risparmiare sull’ingaggio (2,4 milioni), potrebbe aprirsi la strada di un prestito. Le controindicazioni sono date dal ruolo (sarebbe un’altra prima punta) e dal fatto che Pinamonti voglia giocare mentre all’Inter rischierebbe di vivere ai margini. Il primo nodo che devono comunque sciogliere Marotta, Ausilio e Baccin è legato alle uscite: va trovata squadra a Correa (a un anno dalla scadenza, un’impresa), sistemato Satriano (che con il no al Brest ha congelato un introito da 6 milioni più bonus) e va convinto Arnautovic a iniziare a guardarsi intorno. L’austriaco (ko per un problema muscolare: oggi esami) ha ricevuto offerte dalla Turchia e le ha sempre respinte: ma il mercato, nelle ultime settimane, può sempre riservare sorprese. Per quanto riguarda il braccetto, in cima ai pensieri di Ausilio e Baccin c’è sempre Yarek Gasiorowski, talento cristallino che però il Valencia valuta non meno di 15 milioni. Il giocatore piace tantissimo ma, a ora, la pezza va messa in attacco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...