Il problema dell’Inter sono i bomber di scorta: quanti segnali negativi

Salcedo è destinato a partire, Correa e Arnautovic hanno dato vita a prestazioni sottotono: punti interrogativi a livello fisico e di rendimento
Il problema dell’Inter sono i bomber di scorta: quanti segnali negativi© Inter via Getty Images

Milano, sede dell'Inter in Viale della Liberazione, abbiamo un problema: i bomber di scorta, ovvero Arnautovic, Correa e Satriano. L’S.O.S. arriva sull'asse Appiano Gentile-Pisa, dove la squadra nerazzurra di Simone Inzaghi ha giocato, pareggiato e non convinto, venerdì sera. Il guaio, come evidenziato durante i 96 minuti di gioco nel reparto offensivo. Il tecnico nerazzurro ha dovuto fare a meno dei tre attaccanti che si giocheranno i due posti da titolare nel corso della stagione, ovvero Taremi, finito ko (risentimento muscolare al bicipite della coscia sinistra) e quasi certo di saltare l’esordio in campionato il 17 agosto a Marassi contro il Genoa; Thuram, arrivato in ritiro solamente il primo agosto, e Lautaro Martinez. Il capitano sta terminando le vacanze e tornerà ad allenarsi qualche giorno prima rispetto al previsto: doveva sbarcare il 7 o l’8 agosto, potrebbe apparire già domani o martedì.

La delusione delle punte di scorta

Dunque, Inzaghi e il suo staff avranno meno di due settimane per mettere in condizioni la “Thu-La” di scendere in campo alla prima in A dei campioni d’Italia. Il perché si dovrà lavorare bene sulla forma fisica della coppia titolare, sta nella partita di Pisa dove Inzaghi ha ruotato in attacco Salcedo, Correa e Arnautovic (più il tuttofare Mkhitaryan), mentre Satriano per questioni di mercato non è stato invece convocato. Le risposte arrivate non sono state positive e questo riapre un annoso problema dell’Inter delle ultime stagioni: andare avanti con quattro attaccanti o, come spera Inzaghi, inserire un quinto giocatore, non solo per allargare le rotazioni, ma anche per cautelarsi in vista di infortuni durante la stagione? È un ragionamento che ovviamente Marotta, Ausilio e Baccin stanno facendo con il tecnico e che potrebbe portare anche a cambi di programma sul mercato, con la quinta punta che potrebbe superare nelle priorità il “braccetto” mancino alternativo a Bastoni.

Problema Arnautovic

Al di là di Salcedo, destinato a una nuova partenza, quello che ha sconfortato a Pisa è stata l’ennesima prova incolore di Correa e l’impatto di Arnautovic. È vero che l’austriaco ha lavorato pochi giorni e probabilmente sarebbe stato meglio non utilizzarlo, ma in pochi minuti ha sintetizzato il suo ’23-24: è infatti apparso incerto fisicamente toccandosi un paio di volte in diversi punti (la scorsa annata ha subito due infortuni piuttosto importanti restando fuori un paio di mesi) e ha sbagliato un gol facile (come molti nel passato recente, su tutti quelli nell’ottavo di Champions contro l’Atletico). Inzaghi, dunque, ha un problema non indifferente dietro i tre top. Arnautovic, sulla carta il quarto attaccante del reparto, è un rebus a livello fisico e di rendimento; anche perché la stagione scorsa ha dimostrato come l'ex Bologna faccia fatica a carburare subentrando e giocando pochi minuti. Per ora Arnautovic ha respinto qualsiasi proposta di mercato (le ultime dalla Turchia) e dunque non è scontata una sua partenza che aprirebbe maggiori margini di manovra sul mercato. Quello che serve però per sbloccare un eventuale acquisto in più in avanti, riguarda Correa, che non ha ricevuto offerte concrete ma solo sondaggi (River Plate, Aek, Arabia e Turchia), e Satriano, che ha rifiutato il ritorno al Brest facendo saltare un affare da 6 milioni più bonus. Loro due devono uscire, poi si potranno fare altri ragionamenti.

 

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