Pagina 2 | Il Taremi segreto: “Il Benzema dell’Iran che all'Inter lascerà il segno”

L’esordio col botto. Un poliglotta pronto a guidare l’attacco dell’Inter. Il nuovo numero 99 dei nerazzurri. Mehdi Taremi ha iniziato come meglio non poteva la sua avventura con i campioni d’Italia. Una doppietta e un assist nell’amichevole vinta per 3-2 contro il Lugano rappresentano al meglio la volontà del calciatore, che come obiettivo aveva - e ha tuttora – quello di entrare il prima possibile nei meccanismi interisti. E di “approfittare” della momentanea assenza di Lautaro e Thuram per guadagnare fin da subito posizioni nella gerarchia di Inzaghi, con la volontà di partire titolare a Genova, tra meno di un mese, per l’inizio del campionato. Al momento da Appiano lo descrivono come «educatissimo, gentilissimo e disponibilissimo». Non solo sul verde, ma anche fuori. Certo, in campo già segue i dettami del tecnico piacentino in italiano (e se non capisce qualcosa se la fa spiegare in inglese, francese o portoghese), con Taremi che nonostante sia sbarcato da pochi giorni a Milano (dove tra l’altro ha già trovato casa) ha mostrato immediatamente la sua abnegazione al lavoro e il livello massimo di professionalità.

Taremi vuole lasciare il segno

L’iraniano ha già iniziato infatti da un po’ a studiare la nostra lingua e i risultati dicono essere più che positivi. Ecco perché, come tipologia di approccio ai propri impegni, c’è chi già lo ha paragonato a Mkhitaryan, per spirito di iniziativa, voglia di stupire e dedizione a quello che gli viene richiesto. Non una novità per Hatam Shiralizadeh, giornalista suo connazionale del “Tasnim news”, che ha seguito passo passo la carriera dell’ex Porto: «La sua ambizione primaria all’Inter è quella di lasciare un’eredità significativa, con un segno duraturo nella storia del club». Qualcosa di impegnativo, ma non impossibile per uno con le sue doti: «L’Inter ha ingaggiato un top player che potrebbe aiutare i nerazzurri a portare a casa molti trofei. Credo che questo sia il più grande trasferimento nella storia del calcio iraniano e penso che sarà vantaggioso per entrambe le parti. Devo dire che Inter e Milan hanno tanti tifosi qui in Iran. La nostra generazione, cresciuta negli anni ‘80 e ‘90, guardava le partite di Serie A. Pertanto, la maggior parte degli iraniani è entusiasta di vedere cosa potrà fare Taremi con la maglia dell’Inter».

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Taremi, un top player e non solo

Un top player e non solo: «È uno dei leader della nostra nazionale e uno degli attaccanti più pericolosi dell’Asia, quindi contiamo su di lui in ogni partita. Attualmente ricopre il ruolo di Ambasciatore dell’Iran in Italia e a Milano potrà dimostrare ciò che gli iraniani possono ottenere sul campo. Ciò significa che verrà seguito con orgoglio». E pazienza se in teoria non partirà tra i titolari: «Taremi è un giocatore che lavora duro e, qualora avesse l’opportunità, sono sicuro che si dimostrerà valido. Non è azzardato pensare che possa guadagnarsi un posto nell’undici dell’Inter perché è un giocatore di talento e un attaccante letale nell’area avversaria. Parliamo di un atleta eccezionale e intelligente, che sa giocare a calcio. Il suo posizionamento e il tempismo quando la squadra è in attacco sono i suoi principali punti di forza. È potente nei duelli aerei e sa segnare in situazioni difficili. Penso che assomigli a Karim Benzema e lo descrivo come il “Benzema iraniano”: gioca per la squadra e sa quando difendere e quando attaccare». A Milano insomma potrebbe nascere una nuova grande coppia là davanti: «Penso che sia meglio per lui giocare al fianco di un giocatore come Lautaro per la sua forza fisica e i suoi vantaggi nei duelli aerei. Mehdi ha una grande capacità di leggere la partita e può fornirgli molti assist. Il fatto che ora l’argentino e Thuram siano in vacanza è una grande opportunità per lui. Spero che possa adattarsi velocemente alla filosofia dell’Inter. Se riuscisse a farcela, potrebbe essere un immediato punto di svolta per lui».

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Taremi, un top player e non solo

Un top player e non solo: «È uno dei leader della nostra nazionale e uno degli attaccanti più pericolosi dell’Asia, quindi contiamo su di lui in ogni partita. Attualmente ricopre il ruolo di Ambasciatore dell’Iran in Italia e a Milano potrà dimostrare ciò che gli iraniani possono ottenere sul campo. Ciò significa che verrà seguito con orgoglio». E pazienza se in teoria non partirà tra i titolari: «Taremi è un giocatore che lavora duro e, qualora avesse l’opportunità, sono sicuro che si dimostrerà valido. Non è azzardato pensare che possa guadagnarsi un posto nell’undici dell’Inter perché è un giocatore di talento e un attaccante letale nell’area avversaria. Parliamo di un atleta eccezionale e intelligente, che sa giocare a calcio. Il suo posizionamento e il tempismo quando la squadra è in attacco sono i suoi principali punti di forza. È potente nei duelli aerei e sa segnare in situazioni difficili. Penso che assomigli a Karim Benzema e lo descrivo come il “Benzema iraniano”: gioca per la squadra e sa quando difendere e quando attaccare». A Milano insomma potrebbe nascere una nuova grande coppia là davanti: «Penso che sia meglio per lui giocare al fianco di un giocatore come Lautaro per la sua forza fisica e i suoi vantaggi nei duelli aerei. Mehdi ha una grande capacità di leggere la partita e può fornirgli molti assist. Il fatto che ora l’argentino e Thuram siano in vacanza è una grande opportunità per lui. Spero che possa adattarsi velocemente alla filosofia dell’Inter. Se riuscisse a farcela, potrebbe essere un immediato punto di svolta per lui».

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