Oaktree-Inter, i primi 100 giorni: chi sarà il presidente e il nodo Lautaro

Scatta concretamente l’era operativa del fondo americano al comando del club nerazzurro. Sarà una settimana di riunioni, appuntamenti, vertici per programmare il presente e il futuro

Una settimana di presentazioni - al mondo Inter e ai suoi tifosi, ma pure a quello istituzionale, con lettere inviate ad Abodi, Ministro dello Sport, e ai vertici di Fifa, Uefa, Figc e Lega; oltre che ai riferimenti locali, Regione Lombardia e Comune di Milano -, quindi ieri sera la prima partita da proprietari del club nerazzurro a Verona. Da oggi, però, scatterà concretamente l’era operativa di Oaktree Capital Management al comando dell’Inter. Sarà una settimana di riunioni, appuntamenti, vertici per programmare il presente e il futuro, sia societario che tecnico. Oggi sono attesi di nuovo in città i manager operativi di Oaktree, rientrati a Londra prima del weekend. Torneranno nella sede di Viale della Liberazione, già frequenta in più di un’occasione, Alejandro Cano e Katherine Ralph, già immortalati con i due ad nerazzurri Antonello e Marotta mercoledì scorso.

L'Inter, la presidenza e il mercato

I quattro, insieme a Renato Meduri, senior vice presidente del Global Opportunities strategy” di Oaktree - lo stesso gruppo di base a Londra degli altri due manager -, hanno in agenda una riunione per martedì mattina. Menù del giorno, le linee guida che dovranno seguire le due aree nerazzurre innanzitutto nei prossimi tre mesi, quelli che, soprattutto per Marotta, significheranno mercato. Nel summit si parlerà anche dall’assemblea dei soci che andrà in scena entro i prossimi 15 giorni e che servirà per eleggere il nuovo CdA dell’Inter (quello precedente è già decaduto). Il numero di consiglieri dovrebbe essere intorno alle sette-otto unità e i tre manager di Oaktree, Marotta e Antonello dovrebbero farne ancora parte. In quell’occasione, sarà annunciato anche il nuovo presidente che sarà un tecnico espressione del fondo statunitense, sempre che Oaktree non opti per una scelta “interista”, candidando una bandiera del club, come per esempio Zanetti.

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L'incontro con Inzaghi e il nodo Lautaro

A seguire, magari già mercoledì, sarà il turno di Inzaghi. Dopo la riunione con la proprietà, Marotta insieme ad Ausilio e Baccin incontreranno il tecnico per illustrargli il progetto di Oaktree e spiegargli la strategia per il mercato, che non si discosterà comunque da quella degli ultimi anni: il saldo fra acquisti e cessioni dovrà chiudersi con un attivo. L’Inter si è già portata molto avanti con gli innesti di Zielinski e Taremi, però per arrivare a un portiere (Bento o Martinez) e un attaccante (come Gudmundsson, ma la concorrenza è altissima), servirà vendere, in particolare molti dei migliori giovani visto che nessuno, compreso Oaktree, vogliono cedere i migliori della rosa di Inzaghi.

Ovviamente col tecnico si parlerà anche del rinnovo, ormai solo da formalizzare: Inzaghi firmerà fino al 2027 e il suo stipendio supererà i 6 milioni. Più complicato, invece, il discorso contratto relativo a Lautaro Martinez. Dopo le frasi della scorsa settimana - non gradite in casa nerazzurra - del suo agente Alejandro Camaño in cui il procuratore ha, in sintesi, battuto cassa, ci sarà un nuovo confronto in sede fra le parti con la dirigenza che ribadirà a Camaño come per l’Inter sia impossibile proporre un ingaggio di 10 milioni di base, cifra raggiungibile solo tramite l’inserimento di molti bonus. C'è tempo - l'accordo scade nel 2026 -, ma servirà mettere un punto.

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Una settimana di presentazioni - al mondo Inter e ai suoi tifosi, ma pure a quello istituzionale, con lettere inviate ad Abodi, Ministro dello Sport, e ai vertici di Fifa, Uefa, Figc e Lega; oltre che ai riferimenti locali, Regione Lombardia e Comune di Milano -, quindi ieri sera la prima partita da proprietari del club nerazzurro a Verona. Da oggi, però, scatterà concretamente l’era operativa di Oaktree Capital Management al comando dell’Inter. Sarà una settimana di riunioni, appuntamenti, vertici per programmare il presente e il futuro, sia societario che tecnico. Oggi sono attesi di nuovo in città i manager operativi di Oaktree, rientrati a Londra prima del weekend. Torneranno nella sede di Viale della Liberazione, già frequenta in più di un’occasione, Alejandro Cano e Katherine Ralph, già immortalati con i due ad nerazzurri Antonello e Marotta mercoledì scorso.

L'Inter, la presidenza e il mercato

I quattro, insieme a Renato Meduri, senior vice presidente del Global Opportunities strategy” di Oaktree - lo stesso gruppo di base a Londra degli altri due manager -, hanno in agenda una riunione per martedì mattina. Menù del giorno, le linee guida che dovranno seguire le due aree nerazzurre innanzitutto nei prossimi tre mesi, quelli che, soprattutto per Marotta, significheranno mercato. Nel summit si parlerà anche dall’assemblea dei soci che andrà in scena entro i prossimi 15 giorni e che servirà per eleggere il nuovo CdA dell’Inter (quello precedente è già decaduto). Il numero di consiglieri dovrebbe essere intorno alle sette-otto unità e i tre manager di Oaktree, Marotta e Antonello dovrebbero farne ancora parte. In quell’occasione, sarà annunciato anche il nuovo presidente che sarà un tecnico espressione del fondo statunitense, sempre che Oaktree non opti per una scelta “interista”, candidando una bandiera del club, come per esempio Zanetti.

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