MILANO - Quando si sono formati i calendari, Simone Inzaghi aveva cerchiato le tre trasferte consecutive con Juve, Napoli e Lazio («tre delle prime quattro nell’ultimo campionato», ovviamente per quanto detto dal campo) e, anche per questo, sperava di trovarsi in una posizione comoda nel girone di Champions proprio di questi tempi (come puntualmente accaduto). Il che offre all’Inter la possibilità di giocarsi un bonus domani sera a Lisbona, con la consapevolezza di potersi giocare comunque il primo posto a San Siro (previa vittoria) con la Real Sociedad il 12 dicembre. Certo è che Inzaghi è comunque il primo a sapere come un eventuale ko con il Benfica (arbitrerà il lettone Treimanis) non sarebbe salutare in vista di Napoli ma, allo stesso modo, sa che dopo la gara al Maradona avrà una settimana libera prima di preparare un altro trittico ricco di insidie dove, quanto meno, è prevista soltanto la trasferta a Roma, dopo le gare a San Siro con l’Udinese e con i baschi. A Roma l’emergenza dovrebbe essere finita: Bastoni rientrerà con i friulani, mentre all’Olimpico potrebbe rivedersi, pure Pavard che ieri ha tolto il tutore al ginocchio e ha cominciato a fare lavoro di recupero personalizzato sul tapis roulant antigravitazionale.
Inzaghi: "Siamo in emergenza"
Intanto la rifinitura di oggi, prima di andare a Malpensa e volare verso Lisbona, sarà importante per capire se Alexis Sanchez potrà essere convocato: in tal senso c’è ottimismo alla luce del fatto che il cileno ieri ha sì svolto lavoro personalizzato, ma a buon ritmo. «Siamo in emergenza, abbiamo dei problemini da risolvere e giocando ogni 48-72 ore non è semplice. La mia fortuna è avere giocatori sempre disponibili con me e lo staff», ha spiegato Inzaghi dopo il pari allo Stadium. I problemi, oltre a un calendario che pare un percorso minato, il fatto che gli infortuni si siano concentrati tutti in difesa con Cuadrado ancora in rodaggio e Acerbi che gli straordinari già li ha fatti in Nazionale. Allo stadio Da Luz si attende un’Inter profondamente diversa rispetto a quella andata in campo con la Juve. Saranno infatti almeno 5-6 i cambi e toccheranno tutti i reparti.