L’Inter si scopre fragile, Inzaghi: “Siamo pochi”. Il calendario preoccupa

Turnover a Lisbona, attesi almeno 5-6 cambi in formazione: Frattesi, Asllani, Carlos Augusto e Bisseck dal 1’. Spazio a Klaassen. Lo staff valuta anche se far esordire Audero
L’Inter si scopre fragile, Inzaghi: “Siamo pochi”. Il calendario preoccupa© LAPRESSE

MILANO - Quando si sono formati i calendari, Simone Inzaghi aveva cerchiato le tre trasferte consecutive con Juve, Napoli e Laziotre delle prime quattro nell’ultimo campionato», ovviamente per quanto detto dal campo) e, anche per questo, sperava di trovarsi in una posizione comoda nel girone di Champions proprio di questi tempi (come puntualmente accaduto). Il che offre all’Inter la possibilità di giocarsi un bonus domani sera a Lisbona, con la consapevolezza di potersi giocare comunque il primo posto a San Siro (previa vittoria) con la Real Sociedad il 12 dicembre. Certo è che Inzaghi è comunque il primo a sapere come un eventuale ko con il Benfica (arbitrerà il lettone Treimanis) non sarebbe salutare in vista di Napoli ma, allo stesso modo, sa che dopo la gara al Maradona avrà una settimana libera prima di preparare un altro trittico ricco di insidie dove, quanto meno, è prevista soltanto la trasferta a Roma, dopo le gare a San Siro con l’Udinese e con i baschi. A Roma l’emergenza dovrebbe essere finita: Bastoni rientrerà con i friulani, mentre all’Olimpico potrebbe rivedersi, pure Pavard che ieri ha tolto il tutore al ginocchio e ha cominciato a fare lavoro di recupero personalizzato sul tapis roulant antigravitazionale.

Inzaghi: "Siamo in emergenza"

Intanto la rifinitura di oggi, prima di andare a Malpensa e volare verso Lisbona, sarà importante per capire se Alexis Sanchez potrà essere convocato: in tal senso c’è ottimismo alla luce del fatto che il cileno ieri ha sì svolto lavoro personalizzato, ma a buon ritmo. «Siamo in emergenza, abbiamo dei problemini da risolvere e giocando ogni 48-72 ore non è semplice. La mia fortuna è avere giocatori sempre disponibili con me e lo staff», ha spiegato Inzaghi dopo il pari allo Stadium. I problemi, oltre a un calendario che pare un percorso minato, il fatto che gli infortuni si siano concentrati tutti in difesa con Cuadrado ancora in rodaggio e Acerbi che gli straordinari già li ha fatti in Nazionale. Allo stadio Da Luz si attende un’Inter profondamente diversa rispetto a quella andata in campo con la Juve. Saranno infatti almeno 5-6 i cambi e toccheranno tutti i reparti.

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Inter, la situazione in difesa e non solo

In difesa sicuro l’utilizzo di Yann Aurel Bisseck, già titolare a Salisburgo. Il tedesco dovrebbe giocare sul centro destra con Darmian esterno (Dumfries è un altro giocatore che va gestito) e Dimarco arretrato a braccetto al posto di Acerbi con la conferma di De Vrij in mezzo. Almeno due tra gli interni di centrocampo sono invece destinati a riposare (certa la presenza di Frattesi per Barella e Asllani per Calhanoglu) mentre un punto interrogativo riguarda Mkhitaryan: sicuro l’utilizzo di Klaassen, da valutare se pure l’armeno (che si è allenato durante la sosta ad Appiano) resterà ai box oppure se Inzaghi vorrà fare staffetta per non rischiare un centrocampo inedito.

Sanchez, ottimismo Inter

Nessun dubbio a sinistra dove ci sarà Carlos Augusto. In attacco molto dipenderà da Sanchez, ma la sensazione è che Lautaro - dopo la panchina a Salisburgo - stavolta possa giocare con Arnautovic. A completare il quadro le riflessioni in atto su Emil Audero che quanto mai è in corsa per la maglia da titolare. Solo oggi Inzaghi scioglierà le riserve sull’utilizzo del vice-Sommer, il suo impiego sarebbe anche un test in ottica della gara di Coppa Italia con il Bologna (20 dicembre).

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MILANO - Quando si sono formati i calendari, Simone Inzaghi aveva cerchiato le tre trasferte consecutive con Juve, Napoli e Laziotre delle prime quattro nell’ultimo campionato», ovviamente per quanto detto dal campo) e, anche per questo, sperava di trovarsi in una posizione comoda nel girone di Champions proprio di questi tempi (come puntualmente accaduto). Il che offre all’Inter la possibilità di giocarsi un bonus domani sera a Lisbona, con la consapevolezza di potersi giocare comunque il primo posto a San Siro (previa vittoria) con la Real Sociedad il 12 dicembre. Certo è che Inzaghi è comunque il primo a sapere come un eventuale ko con il Benfica (arbitrerà il lettone Treimanis) non sarebbe salutare in vista di Napoli ma, allo stesso modo, sa che dopo la gara al Maradona avrà una settimana libera prima di preparare un altro trittico ricco di insidie dove, quanto meno, è prevista soltanto la trasferta a Roma, dopo le gare a San Siro con l’Udinese e con i baschi. A Roma l’emergenza dovrebbe essere finita: Bastoni rientrerà con i friulani, mentre all’Olimpico potrebbe rivedersi, pure Pavard che ieri ha tolto il tutore al ginocchio e ha cominciato a fare lavoro di recupero personalizzato sul tapis roulant antigravitazionale.

Inzaghi: "Siamo in emergenza"

Intanto la rifinitura di oggi, prima di andare a Malpensa e volare verso Lisbona, sarà importante per capire se Alexis Sanchez potrà essere convocato: in tal senso c’è ottimismo alla luce del fatto che il cileno ieri ha sì svolto lavoro personalizzato, ma a buon ritmo. «Siamo in emergenza, abbiamo dei problemini da risolvere e giocando ogni 48-72 ore non è semplice. La mia fortuna è avere giocatori sempre disponibili con me e lo staff», ha spiegato Inzaghi dopo il pari allo Stadium. I problemi, oltre a un calendario che pare un percorso minato, il fatto che gli infortuni si siano concentrati tutti in difesa con Cuadrado ancora in rodaggio e Acerbi che gli straordinari già li ha fatti in Nazionale. Allo stadio Da Luz si attende un’Inter profondamente diversa rispetto a quella andata in campo con la Juve. Saranno infatti almeno 5-6 i cambi e toccheranno tutti i reparti.

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