Sanchez e il lato oscuro dell’Inter

Non solo i gol di Lautaro e gli assist di Thuram: in attacco la coperta è cortissima e a gennaio bisogna intervenire sul mercato
Sanchez e il lato oscuro dell’Inter

MILANO - Parafrasando la riuscitissima coreografia dei tifosi della Salernitana dedicata ai Pink Floyd, c’è pure un “lato oscuro” nell’Inter. La notte dell’Arechi passerà alla storia per il poker di Lautaro Martinez (mai nessun giocatore in campionato aveva segnato 4 reti da subentrante) e verrà ricordata pure per l’ottima prova di Marcus Thuram che però ha confermato di essere un grande attaccante ma non certo un bomber. E qui sta il problema: l’Inter, prima dell’ingresso in campo del suo capitano, pareva parente stretta di quella che aveva sbandato nel secondo tempo con il Sassuolo. E’ partita benissimo, tanto che nei primi venti minuti avrebbe dovuto sbloccare la partita, poi c’è stato un calo evidente di energie e di idee. Questo è coinciso con l’autonomia, al momento ridottissima, di Alexis Sanchez. I gol segnati una stagione fa a Marsiglia fanno pensare che il cileno possa crescere esponenzialmente di rendimento, altrimenti saranno problemi seri per Simone Inzaghi, visto come si impennerà il calendario dalla prossima tornata di gare in campionato, quella che inizierà al Grande Torino con il Nino Maravilla e Lautaro reduce dall’ennesima trasvolata oceanica.

Riservisti con le rughe

Detto male, in assenza di Arnautovic e con Mkhitaryan troppo utile per essere sradicato dal centrocampo, Inzaghi deve accendere un cero affinché da qui a metà dicembre a Lautaro e a Thuram non venga nemmeno un raffreddore. La scelta che da anni è diventata dogma all’Inter - ovvero puntare soltanto su quattro attaccanti - si sta rivelando un boomerang e con essa la scelta di spendere il (poco) budget a disposizione su Arnautovic, giocatore di 34 anni che nell’ultima stagione aveva già avuto qualche problema fisico dovuto all’usura a Bologna. Sanchez, almeno a livello di curriculum, dovrebbe invece dare garanzie: il problema è che in queste prime gare di stagione ha mostrato tanta buona volontà, ma pure le rughe date dalle mille battaglie giocate in carriera. Impossibile che l’Inter non intervenga sul mercato a gennaio per rimpolpare il reparto: non lo facesse, rischierebbe di non arrivare in fondo in tutte le competizioni anche quest’anno, il grande obiettivo che si è posto Inzaghi.

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