INVIATO A LA SPEZIA - Milan Skriniar è rimasto a tifare i compagni davanti alla televisione, con l’obiettivo di tornare in gruppo giusto in tempo per afferrare una maglia da titolare per la grande notte del Dragão. Molto passerà dalla nevrite alla schiena che non gli permette di giocare ma è convinzione comune che il dolore si attenuerà e martedì il centrale potrà così rispondere signorsì alla chiamata di Simone Inzaghi.
Il tesoro da difendere
Skriniar non gioca proprio dalla gara di andata con i portoghesi a San Siro (22 febbraio), mentre mercoledì sarà stato sicuramente sintonizzato su Monaco di Baviera, dove il Paris-Saint Germain, sua futura squadra, è andato a fondo con il Bayern. Facile fare uno più uno: se fosse andata in porto la trattativa last minute con i francesi (una manna per Christophe Galtier, stante l’infortunio patito da Kimpembe che ha finito anzitempo la stagione), oggi Skriniar sarebbe stato già fuori dalla Champions. Il centrale e l’Inter hanno invece ancora saldamente in mano i propri destini in Europa, stante il gol segnato da Romelu Lukaku nella gara di andata: Sergio Conceiçao sta seminando trappole per l’amico Simone Inzaghi, però l’1-0 di San Siro (come prova pure lo sviluppo della partita tra Tottenham e Milan) è una buona base su cui costruire un’impresa (i nerazzurri non approdano ai quarti di Champions dal 2011, quando i tripletisti uscironò inopinatamente con lo Schalke buttando alle ortiche la possibilità di sfidare il Manchester United in semifinale). Il Psg, al contrario, dopo essere già deragliato al Parco dei Principi, perdendo per 1-0, a Monaco è andato definitivamente a fondo. Skriniar galleggia ancora in Europa. E chissà che, alla fine, per lui gli ultimi mesi in nerazzurro non possano diventare dolcissimi...