MILANO - Come si suol dire, tre indizi fanno una prova. Giovedì sera fra gli spettatori di Roma-Salisburgo all'Olimpico c’era anche il ds nerazzurro Piero Ausilio. I suoi occhi erano rivolti soprattutto sui talenti della squadra austriaca e non è la prima volta che Ausilio si concentra su di loro. Il 2 novembre scorso, in occasione di Milan-Salisburgo di Champions, il ds dell'Inter era stato nell’albergo milanese che aveva ospitato i campioni d’Austria per fare due chiacchiere con Mario Gomez, direttore tecnico del gruppo Red Bull. Poi sempre Ausilio era a Malta quando durante la pausa per il Mondiale, Inter e Salisburgo hanno disputato un’amichevole. Giovedì... il terzo indizio. Che nel Salisburgo giochino ragazzi di prospettiva e molto interessanti, non è un mistero. In fondo gli austriaci negli ultimi anni hanno lanciato calciatori come Haaland, Mané, Upamecano, Szoboszlai, Adeyemi o Naby Keita. Il canale preferenziale è con il Lipsia, anch'esso membro della galassia Red Bull, e dove andrà a giocare la prossima estate il 19enne attaccante sloveno Sesko. Va detto che la squadra allenata da Jaissle all’Olimpico ha deluso, così come era stata spazzata via dal Milan in Champions (4-0 per i rossoneri), ma ci sono profili che evidentemente al ds nerazzurro piacciono e che vengono tenuti in considerazione per i progetti futuri dell’Inter. Ovviamente piace l’attaccante Okafor, ma lo svizzero - che si trova sul taccuino anche del Milan - ha già una quotazione superiore ai 35 milioni; così come sono sicuramente di talento alcuni centrocampisti, tutti nati fra il 2001 e il 2003: Kjaergaard, Seiwald, Sucic e Gourna-Douath.
Chi è Oumar Solet
Fra i giocatori osservati con maggiore attenzione il difensore francese classe 2000 Oumar Solet. Le prestazioni con Milan e Roma non sono state buone, ma il giocatore è interessante e per caratteristiche fisiche (192 cm) e tecniche (è destro di piede), potrebbe essere uno dei candidati a sostituire Skriniar. La scorsa estate aveva pensato a lui il Torino che arrivò a off rire 10 milioni senza trovare però l’accordo col Salisburgo (che ne chiedeva almeno 12). Oggi la valutazione del francese si aggira sui 15 milioni, una cifra che potrebbe rientrare nei parametri di spesa dell’Inter che di sicuro non potrà andare a investire 30 o più milioni per l’erede dello slovacco. Il club nerazzurro dovrà vendere - Dumfries rimane in cima alla lista -, ma al tempo stesso Ausilio, il suo vice Baccin e gli osservatori stanno battendo varie strade per trovare nuovi elementi, possibilmente non troppo cari e Under 25 come il canadese Buchanan del Club Bruges, osservato la scorsa settimana in Champions e possibile sostituto proprio di Dumfries.