Inter, Mancini: «Pirlo è un campione»

«Dobbiamo cercare giocatori con queste caratteristiche perché abbiamo centrocampisti forti fisicamente che saranno comunque molto utili da dicembre a marzo. Ventura? E’ già in una grande, il Torino»

APPIANO GENTILE - Da Pirlo al Toro passando per Icardi. E’ stato un Mancini scoppiettante quello che si è presentato ieri in conferenza stampa: «Icardi non doveva trasmettermi niente perché è stata una scelta tattica: anche Jovetic è stato in panchina a Bologna, nel Milan sta fuori Luiz Adriano e nella Juve Dybala o Morata. Sappiamo che Mauro prima o poi inizierà a far gol e ne farà pure tanti». L’argomento tocca subito l’ex juventino: «Pirlo? Non ho mai parlato con Andrea, potete chiederlo a lui. E’ finito il campionato, dovrà prendere lui una decisione, se vorrà tornare in Italia per cinque mesi magari ci sarà qualcuno che vorrà prenderlo. Nel calcio tutto può accadere. Pirlo è un campione non è un giocatore normale: ha qualità tecniche e capisce il gioco prima di tanti altri giocatori. In futuro dobbiamo cercare giocatori da queste caratteristiche perché abbiamo centrocampisti forti fisicamente che saranno molto utili da dicembre a marzo».

Argomento poi tocca il turnover: «Hanno giocato tutti tranne Montoya e mi dispiace perché è un professionista serissimo e un buon giocatore. Ho fatto dei cambi perché c’erano tre trasferte. Noi non siamo la squadra migliore del campionato e dobbiamo migliorare per lavorare tanti aspetti. Se riuscissimo a rimanere in alto finché non troviamo l’assetto giusto della squadra potrebbe essere una cosa fondamentale per questo campionato. Noi abbiamo meno incertezze rispetto a qualche settimana fa ma dobbiamo ancora lavorare».

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TORINO - L’argomento va sul Torino: «Non è mai stato facile giocare contro di loro, giocarci con Ventura allenatore è ancora più difficile perché è bravo, furbo, conosce il calcio. Ci sarà da combattere su ogni palla, non . Siamo diversi nell’età... E uguali perché ci unisce un pezzo di cuore blucerchiato. Lui ovunque è andato ha fatto bene. Se si merita una grande? Magari gli capiterà di andarci come è accaduto a Sarri. E comunque Giampiero lo è già in una grande, ovvero nel Torino, una squadra che ha una grande storia e che lui ha riportato in Europa». Postilla su Kondogbia: «Ci dimentichiamo che ha solo 22 anni, Geoffrey è un ragazzo timido, sensibile e ha soltanto bisogno di tempo». Chiusura con una battuta sulle voci circa un interessamento di Roman Abramovich: «Il Chelsea? Basta perdere due partite e al Chelsea non vado più. Io dieci-quindici anni all’Inter? Bisogna pensare più a breve scadenza e fare bene quest’anno». Ultimo pensiero su Valentino Rossi: «Non sarà una gara semplice, rimarrà comunque a prescindere il miglior pilota al mondo».

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