Pagina 2 | Zanetti smentisce Ferdico: Inter e inchiesta ultras, l’ultima audizione

Non poteva che durare come una partita di calcio l’audizione di Javier Zanetti negli uffici della Questura. Un’ora e mezza che il vicepresidente ha affrontato con il piglio con cui macinava chilometri in campo. Zanetti, di fronte al personale della Squadra Mobile (che l’ha sentito su delega dei pm antimafi a Paolo Storari e Sara Ombra), non ha avuto reticenze nel parlare dei suoi rapporti con la Curva Nord, di cui è da sempre l’idolo incontrastato: lo era da giocatore e lo è tuttora come dirigente.

Negata la soffiata a Ferdico

«Sono all’Inter da trent’anni e per me i ragazzi della curva sono sempre stati Marco, Andrea, Mauro. Ho conosciuto anche questo Bellocco: me lo hanno presentato altri della curva circa un anno fa come un semplice tifoso, nient’altro (l’incontro ci sarebbe stato in una circostanza conviviale, ndr)». Pupi ha però negato di aver mai fatto una soffiata a Ferdico su “funzionari di polizia che stanno monitorando la Curva”, dopo l’omicidio di Vittorio Boiocchi, come sosteneva lo stesso Ferdico in un’intercettazione con Marco Materazzi («L’ho letto sui giornali, ma smentisco di aver mai detto, o saputo, nulla del genere»).

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La deposizione di Zanetti

Zanetti ha confermato di essere «sempre stato uno dei punti di riferimento all’Inter per la parte più calda del tifo: «ogni volta che si presentava un problema ero io a dare ascolto ad istanze e richieste » e ha ripercorso i giorni precedenti alla finale di Istanbul: «Sono stato uno dei tanti a cui si sono rivolti per il problema dei biglietti e, dopo averli ascoltati, ne ho parlato con la società (ma non con Marotta ha specificato, bensì con i dirigenti che si occupano dei rapporti con i tifosi ndr), come ritenevo opportuno fare. C’era la contestazione in quei giorni, c’era il rischio di uno sciopero del tifo». Come Inzaghi ha comunque negato minacce parlando di un «clima tranquillo» e sottolineando come questi «non facessero niente di male» nei confronti del club. «Ogni tanto - ha aggiunto - mi chiamano i capi ultras per dei video, esponenti della tifoseria che vengono ad Appiano Gentile per gli allenamenti e a sostenere la squadra».

Tocca a Calabria

Dopo Inzaghi e Zanetti, oggi tocca a Davide Calabria, capitano del Milan, presentarsi in Questura pure lui come persona informata sui fatti: avrebbe incontrato nel febbraio 2023 Luca Lucci a Cologno Monzese. È invece saltata un’audizione a Fedez, annullata per ragioni investigative e organizzative dopo una serie di contatti fra la Procura guidata da Marcello Viola e i legali dell’artista. La Commissione parlamentare antimafi a potrebbe infi ne decidere di convocare in audizione i rappresentanti di Milan e Inter.

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La deposizione di Zanetti

Zanetti ha confermato di essere «sempre stato uno dei punti di riferimento all’Inter per la parte più calda del tifo: «ogni volta che si presentava un problema ero io a dare ascolto ad istanze e richieste » e ha ripercorso i giorni precedenti alla finale di Istanbul: «Sono stato uno dei tanti a cui si sono rivolti per il problema dei biglietti e, dopo averli ascoltati, ne ho parlato con la società (ma non con Marotta ha specificato, bensì con i dirigenti che si occupano dei rapporti con i tifosi ndr), come ritenevo opportuno fare. C’era la contestazione in quei giorni, c’era il rischio di uno sciopero del tifo». Come Inzaghi ha comunque negato minacce parlando di un «clima tranquillo» e sottolineando come questi «non facessero niente di male» nei confronti del club. «Ogni tanto - ha aggiunto - mi chiamano i capi ultras per dei video, esponenti della tifoseria che vengono ad Appiano Gentile per gli allenamenti e a sostenere la squadra».

Tocca a Calabria

Dopo Inzaghi e Zanetti, oggi tocca a Davide Calabria, capitano del Milan, presentarsi in Questura pure lui come persona informata sui fatti: avrebbe incontrato nel febbraio 2023 Luca Lucci a Cologno Monzese. È invece saltata un’audizione a Fedez, annullata per ragioni investigative e organizzative dopo una serie di contatti fra la Procura guidata da Marcello Viola e i legali dell’artista. La Commissione parlamentare antimafi a potrebbe infi ne decidere di convocare in audizione i rappresentanti di Milan e Inter.

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