Pagina 1 | Inter in Procura, Inzaghi a colloquio con i pm: cosa rischia

Inter in Procura, Inzaghi a colloquio con i pm: cosa rischia© LAPRESSE

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi è stato sentito dagli agenti della squadra mobile di Milano questa mattina come persona informata sui fatti nell’ambito dell'indagine "Doppia curva", l’inchiesta per gli arresti degli ultras delle due curve milanesi. Il tecnico piacentino è stato ascoltato per chiarire i rapporti e le presunte pressioni subite al telefono da Marco Ferdico, uno dei capi della curva oggi in carcere, che si legge nell’ordinanza cautelare, “ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti” per la finale di Champions di Istanbul.

Ha parlato di richieste arrivate dal capo curva, di interlocuzioni, precisando di non aver subito minacce, né di essersi sentito intimidito, Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter sentito come teste stamani nell'inchiesta milanese sulle curve. In particolare, su un'intercettazione agli atti con Marco Ferdico, al vertice degli ultrà interisti, in cui quest'ultimo lo sollecitava a intervenire nei confronti del presidente Giuseppe Marotta per avere più biglietti per la finale di Champions di Istanbul del 2023. Inzaghi ha spiegato che questo dialogo rientrava nei rapporti tipici tra curva e squadra, che non voleva perdere i supporter. Mai 'minacce' dagli ultras ma 'richieste', avrebbe riferito Inzaghi

"Rappresentai alla società, alla dirigenza, ma non ricordo a chi, la richiesta di Ferdico", ha aggiunto. Poi, mandò un messaggio al capo ultrà scrivendogli "ho fatto quello che dovevo fare". Inzaghi ha chiarito che il suo "il suo desiderio era che ci fossero i tifosi della squadra per poterla incitare" per la finale di Champions.

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Inzaghi, Ferdico e le intercettazioni

Nella misura cautelare viene spiegato che "Inzaghi era già al corrente di una problematica tra la società e la curva nord". "Allora Marco io ti dico ehhh... leggo il messaggio che la curva non canta a una finale... io mi sono imbestialito... nel senso...non con voi...con la società...c'erano lì...chi sai tu della società...ho detto...mancano 4 ore...cercate di sistemare sta roba perché non esiste...perché la Fiorentina è 22 Anni che non fa una finale e arrivano 33.000 indiavolati...i nostri sono arrivati 35.000 indiavolati...nonostante la quinta finale...c'è questo casino... vedete di risolverlo..." aveva riferito il tecnico dell'Inter a Ferdico in una telefonata del maggio 2023. Ferdico aveva poi esplicitamente "chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti" con queste parole: "Te la faccio breve Mister...ci hanno dato 1.000 biglietti...noi ci siamo fatti due conti...ne abbiamo bisogno 200 in più per esser tranquilli...ma non per fare bagarinaggio mister... arriviamo a 1200 biglietti? Questa è la mia richiesta". Così, si legge sempre nell'ordinanza, avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari". "Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta...- le parole dell'allenatore -parlo con quelli...poi ti faccio sapere qualcosa...gli dico...che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti...Marco io mi...mi attivo e ti dico cosa mi dicono...chiaramente io". La replica di Ferdico: "E' il direttore Marotta...bisogna parlare con lui perché ha l'ultima parola, tutto qua".

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Cosa rischia Inzaghi

Sotto il profilo penale assolutamente nulla, resta una persona informata dei fatti alla quale verrà chiesta collaborazione all'inchiesta da parte delle forze dell'ordine. A livello sportivo lo scenario potrebbe cambiare, perché ci sono degli articoli del codice di giustizia sportiva che vietano un certo tipo di rapporto con gli ultrà. Se fosse riconosciuto colpevole, la pena potrebbe andare da una multa a una squalifica non particolarmente lunga.

Interrogatorio, dopo Inzaghi tocca a Zanetti

Il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti, verrà sentito, come persona informata sui fatti tra domani e dopodomani nell'ambito dell'indagine della Procura di Milano che ha azzerato i vertici delle curve Nord e Sud. Oggi, invece, gli investigatori hanno raccolto la testimonianza l'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi. Da quanto si è appreso la sua desposizione, avvenuta in un ufficio esterno alla Questura di Milano, è durata parecchio: Il tecnico ha risposto a tutte le domande in modo esauriente.

Il commento di Graziani

"Ci sono dei delinquenti che vogliono appropriarsi di un settore dello stadio ma nessuno è padrone di nulla. Allo stadio si va per divertirsi, condividere e fare il tifo. Invece adesso è entrata la malavita nelle curve, non è possibile. Se non ci mette le mani lo Stato, non si risolverà mai il problema" ha detto l'ex calciatore e allenatore Francesco Graziani, commentando l'inchiesta della Procura di Milano sulle curve di Inter e Milan, a margine dell'evento "Un campione per amico" organizzato da Banca Generale.

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L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi è stato sentito dagli agenti della squadra mobile di Milano questa mattina come persona informata sui fatti nell’ambito dell'indagine "Doppia curva", l’inchiesta per gli arresti degli ultras delle due curve milanesi. Il tecnico piacentino è stato ascoltato per chiarire i rapporti e le presunte pressioni subite al telefono da Marco Ferdico, uno dei capi della curva oggi in carcere, che si legge nell’ordinanza cautelare, “ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti” per la finale di Champions di Istanbul.

Ha parlato di richieste arrivate dal capo curva, di interlocuzioni, precisando di non aver subito minacce, né di essersi sentito intimidito, Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter sentito come teste stamani nell'inchiesta milanese sulle curve. In particolare, su un'intercettazione agli atti con Marco Ferdico, al vertice degli ultrà interisti, in cui quest'ultimo lo sollecitava a intervenire nei confronti del presidente Giuseppe Marotta per avere più biglietti per la finale di Champions di Istanbul del 2023. Inzaghi ha spiegato che questo dialogo rientrava nei rapporti tipici tra curva e squadra, che non voleva perdere i supporter. Mai 'minacce' dagli ultras ma 'richieste', avrebbe riferito Inzaghi

"Rappresentai alla società, alla dirigenza, ma non ricordo a chi, la richiesta di Ferdico", ha aggiunto. Poi, mandò un messaggio al capo ultrà scrivendogli "ho fatto quello che dovevo fare". Inzaghi ha chiarito che il suo "il suo desiderio era che ci fossero i tifosi della squadra per poterla incitare" per la finale di Champions.

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Inzaghi, Ferdico e le intercettazioni

Nella misura cautelare viene spiegato che "Inzaghi era già al corrente di una problematica tra la società e la curva nord". "Allora Marco io ti dico ehhh... leggo il messaggio che la curva non canta a una finale... io mi sono imbestialito... nel senso...non con voi...con la società...c'erano lì...chi sai tu della società...ho detto...mancano 4 ore...cercate di sistemare sta roba perché non esiste...perché la Fiorentina è 22 Anni che non fa una finale e arrivano 33.000 indiavolati...i nostri sono arrivati 35.000 indiavolati...nonostante la quinta finale...c'è questo casino... vedete di risolverlo..." aveva riferito il tecnico dell'Inter a Ferdico in una telefonata del maggio 2023. Ferdico aveva poi esplicitamente "chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti" con queste parole: "Te la faccio breve Mister...ci hanno dato 1.000 biglietti...noi ci siamo fatti due conti...ne abbiamo bisogno 200 in più per esser tranquilli...ma non per fare bagarinaggio mister... arriviamo a 1200 biglietti? Questa è la mia richiesta". Così, si legge sempre nell'ordinanza, avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari". "Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta...- le parole dell'allenatore -parlo con quelli...poi ti faccio sapere qualcosa...gli dico...che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti...Marco io mi...mi attivo e ti dico cosa mi dicono...chiaramente io". La replica di Ferdico: "E' il direttore Marotta...bisogna parlare con lui perché ha l'ultima parola, tutto qua".

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